CIVITAVECCHIA – «Con il rispetto che porto verso questa amministrazione, desidero sottolineare un punto cruciale che riguarda la nostra storia cittadina, il suo rispetto e la sua continuità. In qualità di Presidente dell’associazione Civitavecchia 2000, ritengo doveroso riportare alla luce un errore compiuto dalla precedente amministrazione: l’intitolazione della Terrazza Guglielmi a San Giovanni Paolo II , oggi erroneamente chiamata Terrazza San Giovanni Paolo II.
Non è mio desiderio alimentare polemiche, bensì richiamare l’attenzione su un atto che merita di essere corretto per il bene della memoria storica della nostra comunità. Avevo personalmente proposto, in tempi passati, di intitolare Via FontanaTetta a San Giovanni Paolo II, grande figura spirituale e punto di riferimento per molti. Tuttavia, la scelta presa allora ha trascurato un elemento fondamentale: il legame profondo che la Famiglia Guglielmi ha con Civitavecchia, avendo donato gesta importanti alla città.
La storia della nostra terra è fatta di famiglie, di valori tramandati, di gesti concreti che vivono ancora oggi nel cuore di questa comunità. Questa amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Marco Piendibene, ha dimostrato grande sensibilità verso le nostre radici e il patrimonio culturale della città. Sono certo che saprà comprendere quanto sia essenziale riportare il nome della Terrazza Guglielmi, restituendole la dignità che le spetta, nel rispetto della sua storia.
Voi, Consiglieri Comunali e Assessori, siete chiamati a un compito nobile: onorare la città di Civitavecchia e conservare intatta l’identità storica delle nostre radici. Non è solo un dovere amministrativo, ma un atto di amore verso la nostra comunità, un impegno morale che vi spinge a preservare ciò che ci lega al nostro passato, affinché le generazioni future possano riconoscersi in esso. Platone, nel suo Fedro, ci ricorda che la memoria collettiva di una città è ciò che permette all’anima di vivere oltre il presente, poiché essa si nutre delle gesta e degli esempi di chi ci ha preceduto.
Preservare la memoria storica non è solo una questione di titoli o nomi, ma di continuare un dialogo con il passato che illumini il nostro presente. Un esempio lo troviamo nella figura di Pericle, che ad Atene, nonostante le pressioni politiche, difese la preservazione dei monumenti e degli spazi pubblici, convinto che la grandezza di una città si misuri dalla sua capacità di onorare chi ha contribuito alla sua crescita.
Vorrei anche ricordare che il candidato sindaco Massimiliano Grasso, esponente di spicco della minoranza, aveva espresso con forza il suo favore per l’intitolazione di Via FontanaTetta a San Giovanni Paolo II, consapevole dell’importanza di preservare la storia e le tradizioni di Civitavecchia. In questo, la minoranza si dimostra ancora una volta custode di quei valori che fondano la nostra identità cittadina, agendo in nome di un bene comune che travalica ogni schieramento politico.
In passato sono stato oggetto di critiche ingiustificate riguardo la questione dell’intitolazione, ma mi preme chiarire che non ho mai richiesto l’intitolazione della terrazza a San Giovanni Paolo II. La mia attenzione è sempre stata rivolta al bene della città e al rispetto delle sue famiglie storiche. Ora è il momento di correggere ciò che è stato alterato, con la consapevolezza che la nostra Civitavecchia merita una memoria autentica, capace di abbracciare il passato con gratitudine.
Nel tempo, le gesta che preservano la storia diventano esse stesse storia. Come Cicerone affermava, “la storia è la maestra della vita” (Historia magistra vitae). Dunque, questo atto non è solo un gesto di rettifica, ma un atto che rimarrà negli annali come un esempio di rispetto verso chi ha dato tanto alla città e come una lezione per chi verrà dopo di noi.
Confido che questa amministrazione, che tanto ha dimostrato di voler proteggere l’identità della città, saprà onorare la storia con la giusta attenzione».
Alessandro Scotto
presidente assiciazione Civitavecchia 2000