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CIVITAVECCHIA – Come già avvenuto in passato, si sarebbe fatto avanti qualche sponsor cittadino disponibile a mantenere la Statua del Bacio a piazza della Vita, almeno fino a dicembre, in considerazione del periodo di maggior afflusso crocieristico e dell’anno giubilare. Lo ha confermato il consigliere regionale di FdI Emanuela Mari, tra gli artefici del ritorno dell’installazione con l’amministrazione Tedesco. «Mi hanno contattata, dispiaciuti per la decisione presa dal Pincio - ha spiegato - per farla tornare abbiamo messo in piedi una grande lavoro di squadra, corale, tra politica, uffici, volontari. Oggi assistiamo ad una brutta operazione di marketing per Civitavecchia». I privati erano disposti a pagare il canone di affitto, il Comune avrebbe dovuto corrispondere l’assicurazione, «un costo sostenibile - ha confermato Mari - ma c’è stata la volontà politica di non voler tenere la statua. Credo che il Sindaco avrebbe voluto e potuto trovare una soluzione; anche stavolta la decisione sarebbe stata del M5S».
Lo ha sottolineato anche il capogruppo di FdI in consiglio comunale Massimiliano Grasso. «Il copione si ripete 10 anni dopo, di nuovo con il M5S al governo della città, stavolta grazie all’ammucchiata con il resto del centrosinistra, i cui nodi cominciano a venire al pettine. Anche sulla statua del bacio che alcuni consiglieri di maggioranza, e forse anche il sindaco stesso, avrebbero voluto mantenerla a Civitavecchia. Ma i grillini sono stati irremovibili - ha spiegato - bastava far “adottare” la statua da alcuni sponsor e la statua sarebbe potuta rimanere senza costi per il Comune. Invece sì è voluto “ideologizzare” anche il bacio del marinaio che ormai - piaccia o no - è una delle immagini legate al nome di Civitavecchia (Google docet) e che finora aveva avuto un ruolo nel riempire gli spazi ora deserti della Marina, attraendo i turisti a passeggio per la città e creando con la street art, le chiese e altre potenziali iniziative altre possibili tappe di un percorso apprezzabile dai croceristi, in un contesto tipico di una vera città turistica, che senza sforzi ha la fortuna di avere il passaggio di tre milioni e mezzo di passeggeri delle navi da crociera, con la possibilità di attrarne in centro almeno mezzo milione l’anno».
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