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CIVITAVECCHIA – L’aumento delle richieste di aiuto per minori con problemi di dipendenza, sia da sostanze che comportamentali, è un dato allarmante che richiede risposte concrete. Dipendenze da alcol, stupefacenti, gioco d’azzardo patologico, internet e nuove tecnologie stanno emergendo come fenomeni sempre più diffusi tra gli adolescenti.
"Il Colibrì" nasce proprio per affrontare questa emergenza con un percorso strutturato di sostegno rivolto ai ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e alle loro famiglie. Il progetto ha preso il via con il Colibrì 1 (2019-2020), finanziato dal Fondo Lire Unrra, che ha supportato 19 adolescenti e 9 famiglie.
Successivamente, nel Colibrì 2 (2021-2022), grazie a un finanziamento regionale, il numero di beneficiari è salito a 30 adolescenti e 47 famiglie. Ora, con il nuovo ciclo 2024-2026, il progetto è stato selezionato dal Dpa (Dipartimento Politiche Antidroga), e attualmente accompagna 16 adolescenti e le loro famiglie in un percorso di prevenzione e cura. L’intervento si basa su un approccio multidisciplinare che coinvolge psicologi, psicoterapeuti, educatori professionali, assistenti sociali, psichiatri e volontari.
Il percorso è strutturato in quattro fasi principali: coordinamento della rete, promozione e divulgazione, ambulatorio (presa in carico e trattamento), monitoraggio e valutazione. Erano presenti Pietro Messina, presidente de Il Ponte, Gabriella Sarracco, presidente della Fondazione Cariciv, Antonella Maucioni, assessore ai Servizi sociali, e Carola Celozzi, direttore del Dipartimento di salute mentale. Tutti hanno sottolineato l’importanza del fare rete, evidenziando come la sinergia tra servizi sociali, istituzioni e associazioni sia fondamentale per affrontare il disagio giovanile. Grazie ai risultati ottenuti nelle edizioni precedenti, "Il Colibrì" continua il suo percorso con l’obiettivo di offrire un supporto strutturato, tempestivo ed efficace, favorendo la crescita e il recupero dei giovani in difficoltà.
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