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CIVITAVECCHIA – La Asl Roma 4 stringe i tempi sui progetti Pnrr e mira all’abbattimento delle liste di attesa legate agli esami diagnostici. Come spiegato infatti nel programma Question time, in onda sui canali social di Civonline, dal direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga e dal direttore sanitario Simona Ursino una soluzione alle lunghe attese per esami diagnostici dovrebbe arrivare proprio da case e ospedali di comunità andando ad alleggerire la pressione sulla radiologia dell’ospedale San Paolo.
«Vorremmo approfittare - ha spiegato Matranga - dell’occasione offerta dai finanziamenti Pnrr per aprire dei punti di radiologia territoriale in modo da shiftare sui presidi territoriali, sulle case di comunità, tutte quelle prestazioni ambulatoriali che oggi impropriamente facciamo dentro l’ospedale perché fare questo in ospedale significa generare un altro problema come ad esempio allungare i tempi di attesa degli altri pazienti». La grande novità è che l’azienda sanitaria locale sta premendo sul pedale dell’acceleratore perché dal primo ottobre «andremo o - ha aggiunto il direttore generale Matranga - ad affidare i lavori o la progettazione esecutiva e quindi poi i lavori. I primi interventi che saranno fatti sono quelli che riguardano le centrali operative del territorio, nel distretto 1 ne abbiamo una prevista all’interno del nuovo presidio di viale Lazio».
Le Centrali operative territoriali (Cot) sono hub tecnologicamente avanzati per la presa in carico del cittadino e per il raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere e della rete di emergenza-urgenza. Le Case di comunità, invece, sono strutture sanitarie territoriali, promotrici di un modello di intervento multidisciplinare Si tratta di un investimento totale (su tutto il territorio della Asl Roma 4) di 30,1 milioni di euro per la realizzazione di 23 case di comunità, 4 ospedali di comunità e 4 centrali operative. E la Asl stringe sui tempi al punto da essere addirittura in anticipo rispetto a quanto annunciato durante la presentazione del piano di investimento alla presenza dell’ex assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato.
«Già dal primo ottobre - dice Matranga - affideremo o i lavori, quindi proprio il cantiere, oppure la progettazione esecutiva e quindi avremo davanti tre mesi di progettazione e poi i lavori partiranno a gennaio». I tempi non sono così lunghi come inizialmente ci si poteva aspettare. Per la realizzazione delle centrali operative ci vorrà «meno di un anno - conclude il dg Matranga - perché abbiamo delle scadenze più ravvicinate, per case e ospedali di comunità invece ci vorranno dai 12 ai 24 mesi a seconda della complessità dell’intervento, a Civitavecchia l’intervento su viale Lazio (dove ci sarà anche una casa di comunità, ndr) sarà più rapido visto che attualmente il presidio non è ancora attivo».
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