Il sindacato SMI Lazio, tramite la segretaria generale Cristina Patrizi e la responsabile dell’area convenzionata Claudia Felici, ha inviato una lettera al Direttore Regionale Salute della Regione Lazio, Andrea Urbani, segnalando gravi problematiche legate alla gestione dei massimali dei medici di medicina generale (MMG), come segnalato dal delegato dei contatti istituzionali e rapporti stampa per il Sindacato Medici Italiani Maurizio De Pascalis.

Secondo il sindacato, l'errata applicazione delle disposizioni sui massimali, come stabilito nella nota regionale riguardante la "Gestione Massimali" (art. 38 C3), avrebbe causato il blocco delle assegnazioni di numerosi MMG in diversi distretti. Tale situazione ha generato difficoltà per i residenti e domiciliati nel Lazio, impedendo loro di scegliere il proprio medico curante.

SMI Lazio chiede un incontro urgente per rivedere il calcolo dei massimali e correggere le distorsioni che stanno compromettendo la continuità dell'assistenza, minacciando altrimenti azioni giuridiche per tutelare i diritti dei medici e dei cittadini.

LA LETTERA – in relazione all' oggetto della presente lo scrivente sindacato SMI LAZIO, facendo seguito alla precedente nota congiunta trasmessa unitamente alle altre sigle sindacali (Prot.18/2024 del 21/06/2024) CHIEDE INCONTRO URGENTE per la soluzione di quanto verificatosi nelle aziende a seguito della applicazione territoriale della vostra nota in oggetto et "gestione Massimali" (art. 38 C3). La trasformazione in automatico prevista dalla vostra nota, punto 1 ultimo capoverso: "per agevolare il lavoro (NDR)" e: " per tutti i massimali MMG attualmente impostati a 1500 scelte i massimali in deroga saranno automaticamente trasformati in 300 scelte" ha determinato, verosimilmente per una errata impostazione del sistema, una stortura nel calcolo del corretto massimale di molti MMG, determinando una incresciosa situazione di "non assegnabilità" per numerosi colleghi ( in alcuni distretti oltre due terzi dei MMG non risultano più essere assegnabili per i residenti e domiciliati a tempo illimitato ) con impossibilità di attribuire scelte oltre a quelle a tempo determinato di cui agli Art.39 c. 5-6-7-4 del corrente ACN. Ciò è accaduto poiché nel nuovo calcolo del massimale a 1500 scelte sono state erroneamente incluse le succitate scelte ( ACN 2024, Art. 39 comma da 4 a 7) presenti in carico ai medici alla data del 17 giugno c.m.. Chiediamo pertanto un corretto ricalcolo dei massimali attualmente in carico, fissati alla data del giugno us a seguito della vostra nota, con scorporo dei cittadini ricadenti nei requisiti di cui ai Commi da 4 a 7 Art. 39 corrente ACN ed inclusione degli stessi nel file di cui alle scelte corrispondenti al 20% del massimale, come da ART. 39. Crediamo sia altresì necessario un incontro a brevissimo almeno per affrontare tali questioni del massimale che, anche per i colleghi con doppio incarico, stanno creando situazioni di irregolare applicazione del nuovo disposto contrattuale. Tale situazione si sta traducendo, già dal ricevimento e messa in atto di tale operatività sui massimali da parte di LAZIOcrea, oltreché in una impossibilità per i cittadini del Lazio a scegliere il proprio MMG, anche in evidenti storture nelle decisioni aziendali relativamente al calcolo del massimale per i medici con doppio incarico ( EX AP ED EX CA e/o EX AP e MS). Stante la persistente carenza di medici nei settori qui citati, si ritiene essenziale addivenire ad un'interpretazione coerente e congrua di quanto sopra rappresentato al fine di evitare il ricorso ad azioni conflittuali e giuridiche volte a garantire la continuità dell' assistenza ed i diritti contrattuali dei medici interessati.

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