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CERVETERI - «I genitori non chiedono dei "vigilantes" ma che vengano applicati quei protocolli previsti anche dal Ccnl delle varie categorie». A parlare sono ancora loro: i genitori dell'istituto Mattei di Cerveteri che nei giorni scorsi hanno chiesto a gran voce maggiore sicurezza per i loro figli all'interno dell'istituto scolastico. Sulla vicenda era intervenuto anche il dirigente scolastico Roberto Mondelli che, però, con le sue parole non ha soddisfatto i propri interlocutori. Genitori che, rappresentati dal presidente del consiglio d'istituto, Rita Narducci, «comprendono e ringraziano l'impegno del personale scolastico ma ad esempio sarebbe sufficiente che le telecamere presenti su tutto il perimetro della scuola, installate prontamente dalla provincia lo scorso anno, fossero in grado, effettuando quelle procedure che solo il dirigente scolastico può effettuare, di acquisire immagini e registrarle (nei modi e tempo previsti dalla legge). I docenti - proseguono i genitori - che già svolgono egregiamente i loro compiti, durante i consigli straordinari di classe, sospendono ed applicano sanzioni, basterebbe snellire le procedure deliberate e verbalizzate, per dare messaggi incivisi alla collettività». E poi c'è la questione dei ragazzi che fumano in bagno o in cortile senza alcun controllo e rispetto delle regole: «Non ci risulta sia mai stata applicata nessuna sanzione che prevede la compilazione in triplice copia di un verbale di accertamento previa identificazione del trasgressore. Questa cosa è incredibile in un istituto che conta più di 800 studenti, ma saremo felici di ricevere una smentita da parte del dirigente su questa nostra ultima dichiarazione. Riteniamo che il dirigente scolastico non possa delegare lo svolgimento di attività di propria competenza che la normativa individua come non delegabile (articolo 17 d.lgs 81/2008). Infine noi genitori ribadiamo con determinazione di aver in più di un'occasione dichiarato nomi, cognomi o spsetti al dirigente scolastico dimostrabili in qualsiasi occasione. Concludiamo affermando con orgoglio la nostra presenza attiva in qualità di genitori nell'istituto che i nostri figli frequentano, presenza che ha sempre avuto lo scopo di costruire e non di distruggere, in un periodo storico dove spesso si lamenta l'assenza delle famiglie, siamo fieri di conoscere e voler risolvere affinaco ai nostri figli le problematiche che li affliggono». E i genitori annunciano, a breve, l'invio anche di una lettera aperta al preside, questa volta, scritta da alcuni studenti.
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