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Padel fortissimamente padel. Se dicessimo che si tratta dello sport del momento non faremmo certamente un tuffo nella realtà. Perché se è vero che almeno a questa latitudine soltanto da pochissimi anni non si fa altro che discuterne e praticarlo soprattutto a livello amatoriale, è altresì vero che il padel ha iniziato ad avere il suo perché nell’ormai lontano 1962 in Messico ed esattamente ad Acapulco per poi deflagare in maniera devastante (in senso positivo, naturalmente) in Argentina vent’anni dopo ossia dal 1982 in poi.
Ed oggi ci troviamo a parlarne addirittura senza pause, tenuto conto che ogni giorno non c’è torneo che non polarizzi l’attenzione mediatica grazie allo spettacolo che sanno regalare autentici fuoriclasse capaci di impreziosire con le loro giocate partite che mandano in visibilio il folto pubblico presente sugli spalti degli impianti di tutto il mondo. Padel fortissimamente padel, dunque.
Ovunque. Anche e soprattutto nella nostra bella città d’incanto, dove se ne contano diversi di campi in cui si pratica questa irresistibile disciplina. In particolare in una di queste strutture il padel , oltre a rappresentare una dimensione comprensibilmente commerciale ovvero alla portata di chiunque voglia dilettarsi vuoi per mantenere la linea vuoi per provare l’ebrezza di un gioco sicuramente trascinante e avvincente, ha avuto lo smisurato merito di guardare oltre e cioè financo all’aspetto puramente agonistico mettendo al servizio di giovanissimi un coach preparatissimo come Matteo Massarelli. Che ha saputo “costruire” tre padelisti in grado di farsi valere (e tantissimo) addirittura in campo internazionale.
Tutto questo è accaduto al Club 88, stella splendida splendente nel panorama non solo locale ma addirittura italiano, grazie alle continue ed apprezzatissime performances dei suoi suddetti tre atleti, che nelle loro categorie di appartenenza primeggiano alla grandissima e lo dimostrano le continue convocazioni in azzurro congiuntamente ai numerosi successi in importantissimi tornei dove hanno affrontato (e affrontano) avversari di età notevolmente superiore e comunque puntualmente sconfitti. Stiamo parlando di Lorenzo Sargolini, classe 2010, e dunque Under 14; Matteo Sargolini (2007)Under 16 e Francesco Spurio (2006) Under 18. Definirli un tris d’assi non è esagerato.
I risultati parlano chiaro. Sono abbaglianti e lasciano presagire un futuro professionistico di primissimo livello.
Matteo Sargolini si trova già con una bacheca stracolma di trofei. Il più prestigioso sicuramente è rappresentato dal titolo italiano conquistato nel 2022 epperò non è da meno la medaglia di bronzo ottenuta con la nazionale azzurra agli europei svoltisi a Valencia. Elencare, inoltre, tutti i successi inanellati nelle numerose competizioni che l’hanno visto protagonista, non sarebbe sufficiente un’intera pagina: basta e avanza, pertanto, affermare che siamo di fronte ad un autentico talento e Civitavecchia sportiva può (e deve) a ragione esserne fiera. Lo stesso dicasi per Francesco Spurio ormai in pianta stabile nel giro della nazionale (e anch’egli “bronzo” nella kermesse continentale di Valencia) e di fatto titolare inamovibile della rappresentativa Under 18.
Insieme, Matteo e Francesco, formano un tandem perfetto e, malgrado la differenza di età nei confronti dei fortissimi partecipanti, proprio di recente si sono aggiudicati uno dei più prestigiosi tornei a livello nazionale, l’“Open Vigna di Roma” disputatosi a Ciampino: il netto 6-1, 6-1 rifilato al duo Platonia-Di Salvia è la nitida fotografia di un match largamente dominato dai gioielli del Club 88 , che continuano ad essere forgiati magistralmente dal “maestro” Massarelli. Il quale non dimentica di ricordare che il giovanissimo Lorenzo Sargolini “è l’esempio lampante del “padelista” predestinato”.
“Dotato di classe purissima – aggiunge – ha tutto per poter diventare un top player. Già nella sua categoria ha pochissimi rivali e sono certo che di lui sentiremo parlare a lungo”.
E il giudizio su Matteo Sargolini e Francesco Spurio ? Massarelli non si tira indietro e li “dipinge” così: “Il percorso compiuto in soli due anni e mezzo da Matteo è semplicemente fantastico. Ha letteralmente bruciato le tappe e colpisce il modo in cui gioca: mostrando una maturità impressionante, non diresti mai che è un sedicenne. Deve comunque migliorare sulle palle alte, ma questo e’ un dettaglio di pochissimo conto. Si tenga infine conto che è il primo giovane italiano entrato nel tabellone del World Padel Tour. Su Francesco – va avanti - non serve spendere troppi aggettivi e mi limito ad usarne soltanto uno: e’ fortissimo. Ha tutto per essere definito un fuoriclasse e se a qualcuno venisse in mente di metterlo in dubbio , allora è il caso di ricordargli senza tema di smentita che nella sua categoria è tra i primi due in Italia”.
Detto ciò, quali i gli impegni più rilevanti nell’immediato futuro dei Massarelli’s padelisti ?
Soprattutto uno che vale per tutti non fosse altro perché si tratta della rassegna mondiale. Che è in programma in Paraguay e il Club 88 punta a fare “all in”. Ovvero vedere in azzurro tutti e tre i suoi portacolori: Matteo Sargolini nell’Under 16, Francesco Spurio nell’Under 18 e Lorenzo Sargolini nell’Under 14. I quali proprio in questi giorni hanno aggiunto un’altra preziosissima perla alla loro lunghissima collana di trionfi con la convocazione da parte del Comitato Regionale della FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) per partecipare alla Coppa della Regioni, da ieri fino al prossimo 4 agosto in pieno svolgimento presso il “Padel Arena” di Perugia.
Padel fortissimamente padel. Che il Club 88 intende fermamente promuovere attraverso progetti altamente qualitativi a livello scolastico e da settembre in poi verranno organizzati degli Open Day dedicati ai bambini dai 9 (nove) anni in su e sarà senz’altro un bel vedere.
Tutto ciò per allargare sempre di più la dimensione in cui far convivere sia il settore agonistico (non solo maschile ma anche femminile visto che alla corte di Matteo Massarelli sono arrivate pure le sorelle Aurora e Flaminia Giardi) che quello amatoriale. Buon tutto a tutti.
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