CERVETERI - Pubblicato il nuovo piano tariffario per l’anno scolastico 2016-2017 relativo al servizio di refezione e di trasporto scolastico (allegati n°1 e 2 della deliberazione di Giunta Comunale n. 55 del 13 aprile 2016).



Novità assoluta l’aumento del contributo per la mensa, che ha suscitato le prime polemiche. Erano dieci anni infatti, che non succedeva. Il Comune, per tutelare le famiglie, ha sempre calmierato i vari aumenti che ci sono stati, compreso quello Istat, nonostante il nuovo appalto del 2013 ha migliorato la qualità e l’efficienza del servizio. In pratica, il costo del servizio era così ripartito: il comune faceva fronte al 60% dell’intero importo mentre tra le famiglie che ne usufruivano veniva ripartito il rimanente 40%.



In tre anni però, sono aumentati del 50% gli iscritti a tempo pieno che hanno chiesto di usufruire della mensa passando da 1000 a 1500 con notevole incremento del costo globale che ha portato la quota del comune ad una cifra ormai insostenibile pena i tagli di alti servizi essenziali.



A questo punto piuttosto che tagliare per esempio l’assistenza ai bambini con handicap o altri servizi di sostegno si è preferito aumentare il contributo mensile delle famiglie alla mensa passando da 40 a 55 euro mensili. Nonostante ciò, il prezzo che pagano le famiglie di Cerveteri è il più basso di tutto il litorale confrontandosi con le 60 euro di Ladispoli e Roma che raggiunde gli 80 euro. Va aggiunto che ci sono diverse famiglie seguite dai servizi sociali che sono totalmente esonerate e usufruiscono del servizio mensa gratuito.



Per quanto riguarda il trasporto scolastico non ci sono aumenti. Certamente alcuni privilegi non ci sono più. Col precedente appalto per esempio, un bambino che abitava in una zona particolare di Cerveteri costava al comune ben 26mila euro all’anno per portarlo a scuola. Solo a lui. In sostanza il servizio a costui è stato tolto come anche ad alcune persone che abitando in posti isolati con pochissima densità di popolazione rendevano i costi per l’Amministrazione palesemente insostenibili.