Parcheggi gratuiti insufficienti alla Cittadella della salute. Torna a lamentarlo la Fp Cgil con la responsabile sanità Antonella Ambrosini che, malgrado tanti solleciti alla direzione aziendale, lamenta il nulla di fatto. «La problematica legata ai parcheggi gratuiti a disposizione dei dipendenti in servizio - dice Ambrosini - presso la Cittadella della Salute della Asl Viterbo e degli utenti è oggi più che mai irrisolta. Nonostante le ripetute note protocollate ed inviate per ottenere la risoluzione della problematica, non ha ricevuto mai risposta da nessuna delle parti in causa per la risoluzione del problema». È lampante, infatti, che nell’area antistante la Cittadella della salute, oltre a esserci pochi posti gratuiti, c’è da anni il caos per auto parcheggiate spesso abusivamente e con rischi per il regolare passaggio del traffico da via Romiti a via Fermi. «Il numero di parcheggi gratuiti situati nei pressi della Cittadella è in numero gravemente insufficiente – continua la responsabile sanità della Fp Cgil - e i dipendenti sono così costretti a parcheggiare su posti a pagamento, togliendo tra l’altro posti auto necessari all’utenza che usufruisce dei servizi offerti della Asl dopo un esborso economico comunque non irrilevante. Il parcheggio interno alla Cittadella, seppur anch’esso insufficiente a soddisfare il fabbisogno dei posti auto, appare oggi fuori controllo ed utilizzato a volte in maniera impropria». Oltre al problema della difficoltà di trovare parcheggio per i dipendenti Asl, quindi c’è il problema dell’aggravio quotidiano dei costi per il posto macchina e il caos di posteggi fuori degli spazi previsti. Un insieme di problematiche che, per il sindacato, deve trovare una soluzione definitiva. «Abbiamo, per questo motivo, chiesto chiarimenti in merito all’utilizzo dello stesso parcheggio interno – conclude Ambrosini - e di quali siano le condizioni necessarie affinché si possa disporre del lasciapassare d’accesso. Chiediamo con forza l’interessamento da parte del Comune di Viterbo e della Direzione della Asl, alla quale abbiamo fatto pervenire una ipotesi, per il superamento di queste spiacevoli situazioni o almeno per la previsione di tariffe agevolate per i lavoratori nell’attesa di poter trovare una soluzione definitiva del problema».