«Il presidente Rocca e Fratelli d’Italia avevano già deciso il ridimensionamento del Carmine. Durante la votazione della delibera in consiglio provinciale, che voleva salvaguardare le scuole viterbesi, l’unico gruppo che si è alzato e non ha partecipato al voto è stato proprio quello di Fratelli d’Italia. Un segnale chiaro di come la pensano. Hanno deciso di non assumersi nessuna responsabilità e se tutti avessimo fatto come loro avremmo dato la scusa alla Regione che il territorio non aveva dato indicazioni». Così in consiglieri provinciali del Patto civico, Maria Rita De Alexandris e Umberto Di Fusco.
«Quindi - aggiungono l’accusa di Sabatini che fa alla Provincia non corrisponde alla realtà dei fatti. Al contrario, è stato il gruppo di Fratelli d’Italia che ha abbandonato l’aula e il territorio. Dimostrando che per loro l’unica cosa che conta è solo l’obbedienza al partito e non il bene della comunità».
I consiglieri del Patto civico rimarcano che: «il presidente Romoli e i gruppi provinciali in un processo di condivisione, hanno tentato fino all'ultimo di poter votare una delibera all' unanimità, che vedesse una corale difesa del territorio anche con altre soluzioni indipendenti dal credo e dal colore politico. Purtroppo tutto ciò non è stato possibile nonostante lo sforzo che è stato fatto: sei commissioni consiliari, tre consigli provinciali, tutte le interlocuzioni con i Sindaci. Questi sono i fatti - concludono - e arrampicarsi sugli specchi è una mancanza di rispetto nei confronti di chi tutti i giorni è in prima linea per la formazione e l’educazione dei nostri ragazzi».