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Classifica di gradimento dei sindaci nei comuni italiani: la città di Viterbo guidata da Chiara Frontini si colloca in prima posizione a livello regionale, anche se il consenso in un anno è calato di otto punti percentuali.
È quanto emerge dai dati dell'ultimo monitoraggio “Governance Poll 2023” pubblicato nelle scorse dal quotidiano “Il Sole 24Ore”, la classifica sull’apprezzamento dei sindaci delle città capoluogo di provincia.
A livello italiano la città dei papi occupa la sedicesima posizione, con un indice di gradimento pari al 56,5%; rispetto al momento delle elezioni, quando la percentuale era arrivata a sfiorare il 65%, il calo registrato è quindi dell’8,4%.
Secondo Comune nel Lazio per gradimento è Frosinone, che si attesta in posizione 36. Anche qui si assiste ad una lieve diminuzione nel gradimento: il primo cittadino Riccardo Mastrangeli, eletto come Chiara Frontini nel mese di giugno 2022, si ferma al 55%, in calo di -0,3 punti percentuali (un anno fa la percentuale era del 55,3%).
A seguire c'è Rieti, che si colloca al 59esimo posto. Anche in questo caso si assiste ad una leggera flessione: il sindaco Daniele Sinibaldi, analogamente ai primi cittadini di Viterbo e Frosinone, in un anno ha perso lo 0,2%, passando dal 52,2% del giorno delle elezioni al 52% nel 2023.
Roma si ferma alla posizione 67. Per Roberto Gualtieri il calo nel gradimento è di oltre 10 punti percentuali (60,2% al momento dell'elezione, che passa ora al 50%).
Ultimo capoluogo laziale nella classifica è Latina, che termina all'87esimo posto.
Lo studio del Sole 24Ore tiene in considerazione anche i numeri sui governatori di regione: in questo scenario il presidente del Lazio Francesco Rocca consolida quanto già conquistato nelle urne in occasione delle elezioni dello scorso febbraio e con il 54% si piazza in decima posizione a livello nazionale. Tra i presidenti di Regione testati, in nove aumentano il gradimento, mentre otto risultano in calo.
Il Governance Poll 2023 ha coinvolto 87 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell'elezione diretta, ad eccezione del Molise dove si è votato a giugno, nel periodo tra maggio e giugno 2023. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza.