LADISPOLI - Il consiglio comunale di Ladispoli ha deciso di portare l’aliquota prima casa al 5 per mille. «Il consiglio comunale e l’amministrazione - commenta il sindaco Crescenzo Paliotta - hanno avuto il coraggio di assumersi la responsabilità che serve nei momenti difficili». «La demagogia e il populismo – ha proseguito Paliotta - hanno già fatto all’Italia i danni che ora stiamo pagando tutti. La scelta di portare l’aliquota Imu al 5 per mille sappiamo che è impopolare ma allo stesso tempo necessaria soprattutto alla luce della comunicazione del settembre scorso del ministero delle Finanze che l’introito della stessa Imu sarebbe stata nel nostro Comune molto più bassa di quanto annunciato a maggio. A questo dobbiamo aggiungere il fatto che a settembre il Governo ha fatto un ulteriore taglio di 355mila euro. Di fronte a tutto ciò il consiglio comunale aveva due strade: lasciare le cose come aveva deciso la giunta con l’Imu al 4 per mille ma provocare un disavanzo di bilancio. Oppure intervenire con un aggiustamento che garantisse l’equilibrio di bilancio ed evitare aggravi maggiori per il 2013». La metà dei Comuni italiani ha portato l’Imu sulla prima casa al 6 per mille e la stessa cosa è accaduta a Roma». «Con questa decisione – ha continuato Paliotta - il consiglio comunale ha garantito lo stesso livello di servizi scolastici e sociali e non ha aumentato le tariffe dell’acqua e della Tarsu. Nessuno dei Comuni del comprensorio è riuscito ad abbassare l’Imu sotto il 4 per mille considerato che questo introito è fondamentale per garantire il funzionamento degli enti locali. Quando a maggio avevamo preso questo impegno era stato fatto alla luce del ministero delle Finanze che aveva garantito a Ladispoli un milione e 200 mila euro rispetto a quanto poi realmente avvenuto».