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Lotta al randagismo ma soprattutto la volontà di pensare al benessere animale tramite il ricovero in strutture autorizzate. Con tali finalità il Comune di Viterbo sta procedendo al rinnovo della convenzione con i canili e ha invitato a partecipare alla procedura negoziata cinque ditte specializzate presenti sul Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazione). La convenzione, della durata di un anno - dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 - ha come base d'asta l’importo di 219mila euro e sarà stipulata con l’azienda che presenterà la proposta economicamente più conveniente. Prevista anche la possibilità di rinnovo o proroga di sei mesi. Fissati requisiti precisi e stringenti per ospitare il numero di animali presenti negli attuali canili: 115 fino a una capacità massima di accoglienza di 120.
Il servizio richiesto, come da determina dirigenziale, consiste: “nella somministrazione dei medicinali secondo le prescrizioni del proprio veterinario, provvedere alla cura dei soggetti malati, nonché alle profilassi vaccinali ordinarie e a fornire un’idonea area destinata alle operazioni di sgambamento e socializzazione degli animali ospitati; nel redigere, per ogni cane ospite, un verbale di affidamento; nel detenere un registro di carico e scarico sempre aggiornato e a disposizione delle autorità competenti; nel possedere una struttura dotata di uffici amministrativi che regolarizzino il flusso dei dati provenienti dagli enti sia in entrata che in uscita e di un sistema informatico per la tracciabilità di tutti i cani presenti; nel segnalare, in modo puntuale ogni decesso o affidamento di animale all’amministrazione comunale e nel consentire in ogni momento della giornata e della settimana l’accesso da parte di personale comunale senza alcun tipo di preavviso; nell’effettuare le operazioni di pulizia quotidiana e, se del caso, di disinfezione, nelle stagioni a rischio dovranno essere effettuati adeguati trattamenti antiparassitari. Le operazioni di pulizia e disinfezione devono essere eseguite senza arrecare danno o inconveniente alcuno agli animali presenti; nel provvedere alla corretta alimentazione quotidiana, di tutti gli animali ricoverati, con orari regolari e con modalità idonee, sia dal punto di vista igienico/sanitario che gestionale, nonché ad assicurare che l’acqua da bere sia sempre disponibile; il cibo somministrato dovrà essere bilanciato, comprensivo di ogni elementi nutritivo idoneo a garantire il benessere degli animali ricoverati; nel divieto di ricovero nel medesimo box, di cani di sesso diverso che non siano stati sottoposti ad intervento di sterilizzazione. I gruppi di cani ricoverati nei rispettivi box dovranno comunque essere formati compatibilmente con le loro caratteristiche di taglia, razza, aggressività e caratteriali; nella collaborazione di associazioni animaliste che hanno stipulato un protocollo di intesa con il Comune con lo scopo di promuovere le adozioni dei casi ricoverati nel canile rifugio, in particolare con le associazioni Musi Sereni, Mi Fido di Fido, Amici Animali; nel fornire indicazioni sui cani presenti ai cittadini che ne facciano richiesta; nel procedere all’eventuale riconsegna dei cani ai legittimi proprietari, dietro pagamento delle spese sostenute dall’impresa per la custodia del cane”.
In attesa di individuare il nuovo affidatario, il Comune ha ritenuto necessario una proroga tecnica di ulteriori tre mesi, dal primo gennaio al 31 marzo, per il servizio attualmente svolto dai canili La Quercia rossa di Grotte Santo Stefano e Allevamento Valle di Faul di Vetralla per un importo complessivo di spesa di 62mila e 775 euro, suddiviso in 38.250 per la società grottana e 24.525 euro per la struttura vetrallese.