Al via la ricerca del partner privato di Talete. Ieri sono stati approvati, infatti, i documenti necessari all’avvio della procedura. A renderlo noto è l’amministrazione provinciale.
“Dopo un confronto intenso e continuativo, che ha visto coinvolti per oltre quattro anni il presidente della Provincia di Viterbo e i sindaci del territorio - si legge in una nota - nella giornata odierna sono stati approvati all’unanimità dei presenti (rappresentanti di oltre il 70% della popolazione dell’Ato 1 – Vt) i documenti necessari all’avvio della procedura per la ricerca di un partner industriale al 40% della Talete spa, società attualmente a totale capitale pubblico e gestore unico del servizio idrico integrato dell’Ambito territoriale ottimale n. 1 Lazio Nord – Viterbo”.
La Provincia sottolinea che “la scelta di intraprendere questa strada nasce dalla consapevolezza che, nonostante gli sforzi compiuti negli anni da tutta la politica viterbese per rafforzare la gestione pubblica del servizio, Talete non è riuscita ad accedere a linee di credito adeguate a sostenere gli investimenti necessari. Tali investimenti sono indispensabili per risolvere criticità fondamentali: dalla potabilizzazione dell’acqua alla depurazione, fino al risanamento delle reti idriche e fognarie ormai vetuste. In mancanza di un intervento risolutivo, l’ente d’Ambito si sarebbe visto costretto a revocare la concessione alla società pubblica e ad affidare il servizio a soggetti terzi completamente privati. Per evitare tale scenario e salvaguardare il controllo pubblico (che resterà maggioritario al 60%), i sindaci hanno condiviso la necessità di aprire Talete al mercato, ricercando un partner industriale in grado di garantire risorse economiche e competenze gestionali”.
La procedura sarà affidata a Invitalia già individuata come centrale di committenza, e si articolerà secondo la modalità del “dialogo competitivo” in tre fasi. Nella prima fase è prevista una selezione preliminare dei soggetti interessati e qualificati; nella seconda ci sarà un confronto tecnico-gestionale tra Invitalia, Egato e gli operatori selezionati, volto a definire in dettaglio i termini della gara; nella terza l’espletamento e aggiudicazione della gara, così come strutturata al termine del dialogo tecnico.
Alla seconda fase, su richiesta dei sindaci, parteciperann, oltre agli uffici dell’Egato, anche i consulenti già coinvolti nella redazione degli atti approvati ieri.
«Un ringraziamento sentito va a tutta la struttura tecnica dell’Egato e della Talete – ha detto il presidente della Provincia, Alessandro Romoli – per il lavoro serio, scrupoloso e continuo svolto in queste settimane. In particolare, voglio esprimere la mia gratitudine ai membri della Consulta, che hanno affrontato con grande dedizione la preparazione degli atti, e a tutti i sindaci del territorio, che hanno dimostrato ancora una volta senso di responsabilità e unità di intenti su un tema fondamentale per il futuro del nostro servizio idrico».