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Il Comune mette mano al “portafoglio” di Palazzo dei Priori per onorare una serie di versamenti ad altri enti e per il restyling degli arredi “usurati” dell’ufficio della sindaca. In particolare per quest’ultima voce, secondo quanto riportato nella premessa della determina dirigenziale, “si rende imprescindibile e di urgente necessità procedere al restauro della poltrona e delle tre sedie collocate nella stanza della sindaca, le quali, a causa dei gravi danni arrecati alla tappezzeria nel corso degli anni, risultano manifestamente inadeguate e non rispondenti agli elevati standard di decoro richiesti da un contesto istituzionale prestigioso quale quello del Palazzo dei Priori, particolarmente nella sala destinata agli incontri con importanti e autorevoli personalità che vi fanno abitualmente visita”.
Trattandosi di riparazione e restauro della poltrona della prima cittadina e di tre sedie la spesa complessiva è abbastanza contenuta: 1.464 euro. E vista l’urgenza di ridare decoro all'ufficio, non solo il restyling degli arredi ma anche il pagamento del lavoro saranno risolti in tempi brevissimi. Entro il 30 marzo.
Per quanto riguarda invece le somme da corrispondere ad altri enti, l’amministrazione comunale dovrà versare al ministero dell’Interno il corrispettivo degli incassi derivanti dai diritti riscossi per l’emissione delle carte d’identità elettroniche. 16,79 la cifra che ogni cittadino paga per il rilascio del documento.
Nel periodo dal primo al 31 dicembre 2024 l'ufficio anagrafe del comune di Viterbo ha emesso 406 carte d’identità elettroniche. Per un totale di 6.816 euro e 74 centesimi che l’amministrazione dovrà provvedere a impegnare nel bilancio di previsione e quindi versare alle casse statali.
Anche la Provincia di Viterbo è tra i destinatari che devono ricevere soldi da Palazzo dei Priori. Si tratta per lo più di un riversamento di somme, relative al Tefa, che sono state versate al Comune da altri enti ma spettanti all’amministrazione di via Saffi.
Il Tefa infatti è il tributo corrisposto alla Provincia per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente nella misura del 5% sugli introiti derivanti dalla Tari.
Nel periodo dal 3 ottobre al 31 dicembre 2024 nelle casse comunali sono confluite somme per un totale di 893 euro e 58 centesimi, riferite al tributo provinciale Tefa per le annualità dal 2019 al 2023. Cifra che ora l’amministrazione comunale dovrà girare a Palazzo Gentili.