CIVITA CASTELLANA - Acqua non potabile su tutto il territorio comunale di Civita Castellana. Il sindaco Luca Giampieri ha emesso un’ordinanza che vieta la potabilità dell’acqua a uso umano, a seguito delle rilevazioni dell’Arpa Lazio nei punti di prelievo fontana pubblica in piazza Sandro Pertini e fontana pubblica in viale Fiume Treja.

La Asl ha comunicato al comune che da tali analisi risulta il superamento dei parametri di riferimento dei fluoruri, risultati oltre i limiti fissati nonostante pochi giorni fa, nelle ultime rilevazioni, fossero nella norma. «Abbiamo esteso in via precauzionale il divieto a tutto il territorio – spiega Giampieri – nonostante si tratti di rilevazioni in soli due punti di prelievo riforniti dallo stesso acquedotto. L’utilizzo dell’acqua, pertanto, deve essere limitato esclusivamente ad usi in impianti tecnologici e per igiene domestica. Oltre alle casette dell’acqua già attive, verranno posizionate, a servizio dei cittadini, due cisterne, una in piazza Sandro Pertini e l’altra in viale Fiume Treja». «L’ordinanza – conclude – resterà in vigore sino a nuove disposizioni e nelle more della esecuzione di nuovi accertamenti analitici. Ci premureremo di informare tempestivamente la cittadinanza non appena i valori torneranno nei limiti». Talete, nel frattempo, comunica che è stato attivato il servizio idrico sostitutivo.

Al fine di garantire la continuità del servizio e ridurre il disagio alla cittadinanza, sono state posizionate due cisterne con acqua potabile in: piazza Sandro Pertini; viale Fiume Treja.

Le cisterne saranno rifornite regolarmente con acqua potabile proveniente da autobotti certificate. Talete Spa è al lavoro per risolvere la criticità che ha portato all’ordinanza di non potabilità e ripristinare il servizio idrico alla normalità il prima possibile.

I controlli effettuati presso il laboratorio interno di Talete Spa hanno fornito risultati incoraggianti. Tuttavia, per una maggiore sicurezza e per confermare l’idoneità al consumo, è stato richiesto un ulteriore controllo all’Asl.

Gli interventi in corso includono: ricerca della causa della contaminazione dell’acqua; attuazione delle misure necessarie per eliminare la contaminazione; monitoraggio costante della qualità dell’acqua.

L’azienda si impegna a tenere la cittadinanza informata sugli sviluppi della situazione e a comunicare tempestivamente il ripristino del servizio idrico.

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