PHOTO
CIVITAVECCHIA – “Camicione” non è più tra noi, ma rimarrà sempre nei nostri ricordi. Questa mattina, proprio mentre erano iniziate le prime batterie del nuoto alle Olimpiadi, uno degli sport che lo hanno accompagnato per tutta la vita, si è sparsa immediatamente la tristissima notizia, ovvero che Antonio Parisi ci ha lasciato. Lo ha fatto a 72 anni, dopo un male che ha complicato i suoi ultimi anni e che nell’ultima settimana aveva fatto peggiorare drasticamente le sue condizioni. E poi la bruttissima notizia, in quello che rappresenta un lutto per lo sport cittadino e per tutta Civitavecchia, anche perché quel soprannome, Camicione, lo rendeva immediatamente riconoscibile anche a chi non è un grande amante dello sport.
Parisi ha legato indissolubilmente la sua vita alla Coser, la società di sport acquatici che ha fondato nel 1985 e che l’ha visto per quasi 40 anni al fianco dell’altro presidente delle due società, ovvero Cesare Muzi e al tecnico Fabio De Santis, con cui sono cresciute generazioni di sportivi. Damiano Lestingi, Simone Ciancarini, Massimiliano Parla, negli ultimi anni Lorenzo Ballarati, sono solo alcuni dei tantissimi nomi usciti fuori dal club gialloblu nel corso del tempo e sicuramente se ne stiamo dimenticando tanti di personaggi conosciuti. Anche Marco Del Lungo, il portiere del Settebello, ha cominciato a giocare a pallanuoto con la Coser, quando nei primi anni del nuovo secolo era stato aperto il settore maschile, prima di passare alla Snc. E poi non si può assolutamente dimenticare la pallanuoto femminile, che Parisi ha fortemente contribuito alla sua nuova costituzione nel 1999 e durato praticamente per 25 anni, con una miriade di campionato in Serie A2, con allenatori come Roldano Simeoni, Fabio Cattaneo, Marcello Del Duca. Tra l’altro proprio nella serata di venerdì, la squadra femminile Master, che è stata premiata dalla Centumcellae al Città di Civitavecchia per la vittoria degli Italiani di Napoli, aveva dedicato il successo ad Antonio Parisi, rimarcandone il suo spessore non solo sportivo, ma soprattutto umano. Questo perché Parisi era noto per avere un carattere da finto burbero. Inizialmente poteva sembrare che non avesse predisposizione per la cordialità, ma si “scioglieva” appena prendeva un po’ di confidenza con le persone. Inoltre il numero uno della Coser, per tantissimi anni, ha organizzato il premio Caimano d’Oro, che magari sfuggirà dalle menti dei più giovani.
Negli ultimi anni lo aveva messo in piedi avvalendosi dello spessore di un altro personaggio che non c’è più e che ci manca tantissimo come Manrico Tombolelli. In occasione della presentazione delle squadre della Coser veniva organizzato un evento vero e proprio al teatro Traiano ed ogni anno venivano premiate personalità di spicco del nuoto e della pallanuoto. Tra i tanti colossi che figurano nell’albo d’oro ci sono, ad esempio, Domenico Fioravanti, Eraldo Pizzo, Pierluigi Formiconi, Filippo Magnini, Alessandro Calcaterra, Roberto Calcaterra, Alfio Flores, Tania Di Mario, Stefano Battistelli, Carlo Silipo, Sandro Campagna, Francesco Attolico, Massimiliano Rosolino, Gianni De Magistris, Paolo Barelli, Fabio Conti, Marco Galli, Stefano Tempesti, Gregorio Paltrinieri, Cesare Butini, Maurizio Felugo, Marco Del Lungo, Ratko Rudic, Francesco Postiglione, Sandro Bovo e tanti altri, senza dimenticare Carlo Pedersoli, meglio conosciuto come Bud Spencer. Tutto questo senza tralasciare, sempre rimanendo nel mondo Coser, i tanti progetti organizzati per supportare le persone diversamente abili, tutto questo molto prima che diventasse un argomento virale e tra l’altro proprio in questi giorni è stato completato il progetto Splash. Antonio Parisi ha trasmesso la sua vicinanza a questo mondo anche al figlio Mattia, che è diventato uno degli insegnanti più conosciuto dai ragazzi disabili che frequentano le piscine dello Sport Garden e di via Maratona.
Ma il percorso di vita sportiva di Antonio Parisi non si è fermato certamente qui. Parisi ha anche fatto parte, come giocatore, della generazione più importante della pallanuoto civitavecchiese e della Snc, quella che negli anni 70 ha fatto conoscere il nome di Civitavecchia in tutta Italia. I rossocelesti erano riusciti a raggiungere il secondo posto in Serie A nel 1975 ed avevano avuto la possibilità di poter partecipare alla Coppa delle Coppe a Sibenik (Croazia), oltre a poter giocare con tutti i campioni più importanti dell’epoca e molti facevano parte proprio del Civitavecchia. Parisi, chiamato 2 volte anche in Nazionale, ha fatto parte della generazione che ancora oggi è amatissima in città, sin dai tempi della prima promozione in Serie A e poi tutta l’escalation che ha accompagnato la Snc ai vertici del movimento nazionale, quando andare a giocare alla piscina scoperta di largo Caprera era un vero supplizio per tutte le squadre avversarie.
Per qualche tempo Antonio Parisi è stato anche nel mondo della politica ed era stato anche eletto consigliere comunale.
Lunedì alle ore 10 i funerali presso la Chiesa dei Santi Martiri Giapponesi. Alla famiglia Parisi, in particolare al figlio Mattia e al nipote Daniele, e a tutta la Coser vanno le condoglianze della nostra redazione.
©RIPRODUZIONE RISERVATA