CERVETERI – Il Comune accelera il glamping. Un via libera ufficializzato attraverso una delibera di Giunta che ha deciso di puntare forte su un’area ricettiva con camping e bungalow a pochi passi dal mare. Sarebbe un atto storico per la città etrusca a vocazione turistica ma non fornita di strutture ricettive idonee a poter accogliere i villeggianti, non quelli solo del “mordi e fuggi”. La zona scelta sarebbe Stallonara, in prossimità di via Fontana Morella, la strada che collega le frazioni cerveterane di Cerenova e Campo di Mare a Ladispoli. Il piano prevede prefabbricati, spazi attrezzati per accogliere camper e tende a servizio dell’attività. Nello specifico si parla di 82 bungalow con capacità di ospitare un totale di 328 persone mentre l’area sarà destinata alla realizzazione di 70 piazzole di sosta camper con potenziali ospiti pari a 280 persone. In aggiunta la realizzazione di quattro fabbricati adibiti a servizi igienici, un immobile destinato ad ospitare la reception, un locale per somministrazione di generi alimentari ma anche palestra e spazi ricreativi e due piscine di cui una coperta con tensostruttura. «Un atto di importanza storica spiega all’assessore all’Urbanistica, Riccardo Ferri - un passo in avanti importante per la nostra città che ci offre la possibilità di porre le basi per un turismo non mordi e fuggi creando non pochi posti di lavoro. Si tratta di un vero e proprio glamping, ovvero di un campeggio di lusso dotato di tutti i comfort. Un gran regalo di Pasqua per una Cerveteri che guarda al futuro». Il prossimo passo è la Conferenza dei servizi prima che il progetti torni in Comune per la delibera definitiva che approderà in Consiglio. Parla anche il sindaco. «Stiamo lavorando –dice Elena Gubetti – al rilancio del comparto turistico attraverso tutti gli strumenti che sono propri di una pubblica amministrazione. Cultura e turismo devono diventare il traino di un territorio che ha una fortissima vocazione attrattiva non solo legata alla storia, all’archeologia con il suo sito Unesco, ma anche all’aspetto balneare e naturalistico».

LE REAZIONI Arrivano però le prime prese di posizione delle associazioni. «Esprimiamo – sostiene Marina Cozzi di Rifiuti Zero Ladispoli - tutta la nostra preoccupazione per un insediamento che richiamerà centinaia di turisti a ridosso di un'area naturale di pregio, seppur tutelata dalle leggi. Credo che l’impatto sarà inevitabilmente dannoso». Reagisce anche Marevivo Lazio. «Sarebbe preferibile – commenta Rita Paone - facilitare piccole realtà meno impattanti e non al confine con l’oasi di Torre Flavia: 600 persone che potrebbero riversarsi giornalmente sulla spiaggia protetta sono davvero molte. Città metropolitana dovrà trovare una soluzione per proteggere ulteriormente le zone di nidificazione del corriere e del fratino».

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