di TONI MORETTI
CERVETERI - Continua a tenere banco la volontà di superare, seguendo l’iter ed il rispetto delle procedure di legge a garanzia di tutti i cittadini, quelle difficoltà che inevitabilmente hanno interessato la società Camassambiente Spa che in corso d’opera nella gestione in ATI con ASV della raccolta dei rifiuti del comune di Cerveteri è stata oggetto di una procedura di interdittiva antimafia che ha prodotto determinate conseguenze. Una di queste fu il conseguente commissariamento prefettizio e l’obbligo di presentare domanda di concordato preventivo in continuità, che consente all’azienda di proseguire regolarmente la propria attività, ma che impone che il pagamento dei debiti antecedenti debba essere autorizzato obbligatoriamente dal Tribunale in via preventiva. Sta di fatto che le maestranze lamentano il mancato pagamento degli stipendi di marzo e di aprile. L’azienda ha comunicato al comune, alle rappresentanze sindacali e ai lavoratori, quanto e perché è avvenuto specificando che l’autorizzazione chiesta per pagare il mese di marzo non è ancora avvenuta e che per il mese di aprile ha già versato un anticipo, ci arriva notizia che è stato fatto proprio ieri. Nell’esprimere rammarico per quanto accaduto, l’azienda si dice assolutamente certa della comprensione e della fattiva collaborazione di tutti in quanto in pochi giorni tutto si risolverà e si raccomanda al personale per evitare disservizi inevitabili che comprometterebbe ulteriormente una situazione di per se difficile. Effettivamente, senza entrare nel merito delle vicende che devono essere accertate dagli organismi preposti, si prende atto delle difficoltà che può attraversare un’azienda che nella fase di maggiore sforzo di un lavoro in fase di implementazione, deve confrontarsi con obblighi ed impedimenti che gioco forza condizionano la gestione delle proprie risorse. Obblighi di legge che sembra tutti vogliano rispettare, istituzioni e azienda come soggetti interessati nella massima trasparenza. Ci tiene a precisare l’assessora Elena Gubetti che la questione del ritardo dei pagamenti delle spettanze ha interessato i dipendenti della Camassa ma non quelli in carico alla ASV, l’azienda che con Camassa svolge il servizio in ATI. La ASV ha pagato regolarmente e non ha avuto nessun problema.