CIVITAVECCHIA – Non accenna a placarsi la protesta sul caro mensa e la replica del Pincio non è andata giù ai genitori su tutte le furie e spunta l’ipotesi ricorso al Tar.

I COMMENTI DEI GENITORI

«È veramente pessimo - dicono alcuni genitori - vedere l'amministrazione comunale non muovere un dito per sistemare questa questione così importante. Continuiamo a sentire solo parole, parole, parole. Il primo ottobre parte la mensa e il cetriolo è rimasto a noi famiglie». Il caso è esploso a inizio agosto quando, all’atto di iscrivere i propri bimbi al servizio mensa legato al tempo pieno negli istituti scolastici cittadini, i genitori hanno notato dei rincari importanti legati all’accorpamento di alcune fasce Isee. Inoltre sono spariti i bonus per i secondi e terzi figli iscritti creando problematiche di livello sociale perché viene da se che se prima una famiglia numerosa poteva permettersi di iscrivere i bambini a mensa ora i costi diventano proibitivi. «È facile puntare il dito contro la gestione Dussman, contro la giunta Tedesco e contro la cooperativa nuova della Vivenda. Noi vogliamo i fatti». Altri genitori, invece, fanno notare come in alcuni comuni del comprensorio, come ad esempio Tolfa, sia proprio il Comune a farsi carico dei secondi figli iscritti al servizio mensa insomma per le famiglie la preoccupazione è tanta ma, soprattutto, la misura è colma. «Il Comune - dicono altri - può e deve dare un contributo, chieda magari aiuto alla Regione».

LE PROTESTE E IL RICORSO AL TAR

Dopo la massiccia raccolta firme che ha portato alla lettera protocollata e alla risposta, poco gradita, da parte dell’amministrazione comunale i genitori si stanno organizzando con altre forme di protesta e c’è addirittura chi sta raccogliendo adesioni per rivolgersi ad un legale che possa guidare un ricorso al Tar su una vicenda che sembra assurda. Intanto le iscrizioni al servizio di refezione scolastica sono state prorogate al 27 settembre. La società Vivenda, concessionario del servizio comunica che, per “facilitare - si legge sul sito del Comune - gli utenti nelle modalità di iscrizione, lo sportello presso il centro cottura in via Terme di Traiano 37 rimarrà ancora aperto da lunedì 23 a venerdì 27 settembre dalle ore 09,30 alle ore 12,30”.

IL CONSIGLIERE AVS DI GENNARO

Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere comunale Avs Valentina Di Gennaro che punta il dito contro la giunta Tedesco: «Pagare 13.20 euro - scrive - a pasto giornaliero per due bambini o bambine che vanno alla scuola pubblica a fronte di un isee da fascia media della popolazione è un fatto di ingiustizia sociale. Questa amministrazione ha cercato da subito un dialogo con la ditta risultata vincitrice dell’appalto. Condivido, essendo coinvolta anche personalmente, le preoccupazioni e le difficoltà delle famiglie e sarò a sostegno di qualsiasi tipo di interlocuzione con l’amministrazione. Faccio mio e condivido l’impegno dell’assessora Tinti nel continuare a mantenere un confronto con la ditta appaltatrice per trovare soluzioni alle difficoltà oggettive che sono emerse, cercando di risolvere la situazione: compresa una eventuale verifica della legittimità del provvedimento o, in alternativa, l'adozione di soluzioni che l'amministrazione riterrà di adottare per il ripristino di condizioni di equità di accesso alla mensa».

LE CONCLUSIONI

Ma, ad oggi, non essendo state prospettate alternative ai genitori non resta che pagare o non iscriversi al servizio - con tutte le problematiche legate a lavoro, costi e diritto al tempo pieno del caso - e le famiglie sono davvero sul piede di guerra.

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