CIVITAVECCHIA – «Credo che in questo momento ci sia bisogno di un movimento delle coscienze, quando accadono determinati fatti e non ci indigniamo più allora qualcosa non funziona».

Lo ha detto Don Antonio Coluccia ospite ieri sera a Civitavecchia del Rotary club in una serata tutta dedicata ai giovani e alle nuove generazioni. Lo hanno chiamato il prete anti mafia, il prete anti spaccio o semplicemente Don Antonio ma una cosa è certa: da anni combatte in prima persona una guerra contro lo spaccio e contro i fiumi di droga che attraversano le piazze della periferia di Roma e lo fa con marce della legalità, “pastorali di strada” o altre iniziative che vogliono far tornare ai cittadini quei luoghi, normalizzarli. Insieme a lui anche l'onorevole Alessandro Battilocchio, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie di cui Don Coluccia è anche consulente vista la più che decennale esperienza sul “campo”.

«Questo mi sento di dire ai giovani – ha commentato Don Coluccia -, credo che il bene comune sia fondamentale, credo che in questo momento ci sia bisogno di un movimento delle coscienze sul sensibilizzare i nostri cittadini, i nostri territori ad alzare sempre un po' l'asticella perché il crimine si insedia e poi si normalizza, accadono determinati fatti e non ci indigniamo più allora c'è qualcosa che non funziona quindi, ecco, c'è bisogno di rendere sempre più allenata la nostra coscienza, quella che ci permette soprattutto di indignarci quando le cose non vanno e di custodire sempre la vita che è il più grande dono che Dio ci ha dato, quindi la vita dei nostri giovani, la vita dei nostri ragazzi. Purtroppo in alcune piazze di spaccio vedo laddove la vita viene banalizzata invece c'è da dare valore alla vita quindi le nuove generazioni hanno questo grande compito ma noi ne siamo responsabili perché a questi ragazzi non si può rubare il futuro». Battilocchio ha lodato l'impegno di Don Antonio Coluccia che «ha dedicato la sua vita alla lotta alla criminalità e lo fa con grande coraggio in tutte le periferie italiane quindi io ho avuto l'onore e il privilegio di essere al suo fianco in tante iniziative negli ultimi mesi però c'è ancora tanto da fare quindi abbiamo le maniche rimboccate e la voglia di proseguire questo percorso».

Grande soddisfazione per Luca Grossi, presidente Rotary Civitavecchia: «Abbiamo l'onore di aprire questa stagione del Rotary con due ospiti di livello nazionale che hanno, in maniera differente, dedicato la loro vita al sociale e in particolar modo ringrazio Don Antonio Coluccia di essere venuto a Civitavecchia. Sappiamo Don Antonio come sta rischiando la vita per combattere l'illegalità e la mafia quindi è un messaggio importante la sua presenza, lo ringraziamo». Simone Luciani presidente Rotaract Civitavecchia ha ribadito l'importanza della presenza di Don Coluccia per «far si che si possa trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni, non solo ai nostri associati ma anche con degli incontri che cercheremo di fare nei prossimi mesi con le scuole a tutti gli adolescenti di Civitavecchia perché siamo sicuri che sia un tesoro da coltivare e a cui vanno dati gli strumenti per crescere in maniera sana ed equilibrata».

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