MONTEFIASCONE – Ci sono tre indagati per la frana sopra il ristorante “Miralago” di Montefiascone, costato la vita domenica al titolare, Paolo Morincasa.

L’uomo e il cuoco, Massimo Pini, sono stati travolti da terra e detriti trascinati dal cedimento di un terrapieno dietro il ristorante. In quell’area erano in corso lavori di ampliamento del locale stesso.

Massimo Pini, 44 anni, seppur abbia riportato diversi traumi, è riuscito a salvarsi, forse protetto da una bolla d’aria, mentre per Morincasa, 72enne, non c’è stato nulla da fare: è stato sepolto da tre metri di terra e detriti.

La procura ha avviato un’indagine per omicidio colposo e ieri, dopo i primi accertamenti, ha iscritto tre persone nel registro degli indagati. Si tratterebbe di tre professionisti. A loro sarebbero contestati anche i reati di lesioni personali colpose per il ferimento del cuoco e disastro colposo.

Sotto la lente degli investigatori sin dal primo momento i lavori di ampliamento del locale.

Sul tavolo della pm Eliana Dolce, che già domenica mattina si era recata sul posto, ieri sono finiti i primi risultati dei rilievi dei carabinieri di Montefiascone, del nucleo investigativo e dei forestali, dei vigili del fuoco e del personale Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro della Asl.

Sono stati acquisiti anche tutti i documenti e le autorizzazioni relative ai lavori.

Inoltre sarebbero stati ascoltati anche alcuni testimoni.

Pare che alcune persone abbiamo visto una voragine già un paio di giorni prima del crollo e forse domenica mattina Paolo Morincasa potrebbe essere andato sul posto per effettuare alcune verifiche.

Le indagini in corso serviranno oltre che a capire le cause, a verificare se la tragedia poteva essere evitata.

Intanto l’area resta sotto sequestro e vi rimarrà fino al termine degli accertamenti e alla messa in sicurezza del costone.

La salma di Paolo Morincasa, invece, è a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nelle prossime ore sarà affidato l’incarico dell’autopsia che servirà a stabilire le cause del decesso.

Intanto la notizia della sua morte ha destato grande commozione. Il ristoratore era molto conosciuto e benvoluto.

«La scomparsa di Paolino, tutti lo abbiamo sempre conosciuto e chiamato così, è un dolore enorme per la comunità di Montefiascone a cui ha dato tanto, a cui ha regalato sorrisi, amore per il territorio, a cui ha donato attenzione, perché da tanti comuni venivano a Montefiascone anche per Paolino». Così la sindaca Giulia De Santis.

«Ha sempre accolto tutti con la gentilezza, con l’amore per il suo lavoro , facendo sentire tutti familiari, più che ospiti del ristorante - ricorda la prima cittadina - Se ne va un personaggio che ha dato lustro al paese e che se ne è andato lavorando, perché anche in questa domenica , Paolo stava lavorando affinché le persone potessero passare una giornata serena in quella che era la sua casa. La Comunità di Montefiascone è sconvolta, incredula, addolorata, perché Paolo è stato davvero un pezzo di storia importante di Montefiascone. Grazie Paolo per tutto quello che ci hai donato, grazie di cuore perché tutti noi sapevamo che la tua porta era sempre aperta per regalare un sorriso. L’amministrazione comunale tutta - conclude - ora si stringe attorno alla famiglia ed al loro dolore».

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