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Un piano chiaro per il futuro. Garanzie per i lavoratori e un cronoprogramma su smantellamento e investimenti. Li chiedono a gran voce all’Enel, gli esponenti di Alleanza Verdi Sinistra-Demos Civitavecchia che parlano di atteggiamento «irresponsabile» da parte della società elettrica.
«La chiusura della centrale a carbone di Civitavecchia è una vittoria di chi, per anni, come noi, ha lottato contro l’inquinamento e il ricatto occupazionale delle fonti fossili - sottolineano da Alleanza verdi sinistra - L’uscita dal carbone, e dal gas, è una necessità imprescindibile per la salvaguardia del pianeta e della nostra comunità. Tuttavia, come gruppo politico vicino alla cittadinanza, non possiamo accettare che Enel, dopo decenni di sfruttamento del territorio, chiuda i cancelli e abbandoni la città al proprio destino lasciando dietro di sé solo macerie e nessun piano chiaro per il futuro. Il taglio alle manutenzioni e le pesanti ricadute occupazionali sono solo l’ennesimo segnale di un atteggiamento irresponsabile e arrogante dell’azienda».
«Se Enel vuole dismettere la centrale, lo faccia, ma non pensi di lavarsene le mani - avvertono -: servono garanzie per i lavoratori, un cronoprogramma dettagliato per lo smantellamento e investimenti concreti per la riconversione economica del territorio, soluzioni che garantiscano lavoro e un futuro sostenibile per la nostra comunità. Non permetteremo che la transizione diventi un altro capitolo in cui Civitavecchia subisce le scelte imposte dall’alto». «L’amministrazione comunale sta lavorando per costruire un futuro di sviluppo sostenibile, ma non può farlo da sola - sostengono da Alleanza Verdi Sinistra-Demos Civitavecchia - Enel deve mettere sul tavolo soluzioni reali e tangibili, contribuendo alla trasformazione della città piuttosto che piantare l’ennesima bandierina del profitto e scappare lasciandosi dietro solo disoccupazione e inquinamento. La città non resterà a guardare in silenzio. Siamo pronti a mobilitarci, a denunciare ogni tentativo di Enel di lavarsene le mani e a puntare il dito contro chiunque, per inerzia o complicità, voglia condannare Civitavecchia all’ennesima crisi. Non permetteremo che la storia si ripeta: chi ha sfruttato questo territorio deve rispondere delle proprie azioni e assumersi fino in fondo le proprie responsabilità».
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