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CERVETERI – Giardini nel degrado e con i giochini rotti. Perdite idriche, buche, rifiuti su strade e marciapiedi, erba incolta e il piazzale di via Navigatori etruschi che si trasforma in una “piscina” quando piove. Residenti e comitati di zona puntano il dito contro una situazione di abbandono nelle frazioni balneari di Cerenova e Campo di Mare. Le festività sono vicine, migliaia di vacanzieri arriveranno sulla costa per trascorrere qualche giorno di relax, eppure per i cittadini le istituzioni dovrebbero impegnarsi di più per rendere questo posto più pulito. Insomma, il biglietto da visita non è dei migliori. «Nel 2014 fu inaugurato in pompa magna il parco dei Tirreni – segnala Silvia, residente - nel 2022 venne invece usato in campagna elettorale per ottenere voti. Oggi nasconde una discarica ed è solo un sito abbandonato al suo destino». Le mattonelle si sono rotte, le panchine divelte o ricoperte da scritte, i giochi per i bambini arrugginiti. Non va meglio in via Umberto Cetra per la presenza di una mini discarica. «Sul lato commerciale sta nascendo una nuova "foresta" – scrive Maurizio – e analogo discorso all’incrocio con via Telamone. Per non parlare dello stato in cui versa l'intera sede stradale in questa zona dove si rischia di spaccare le sospensioni dell'auto grazie alle radici dei pini! Anche via Perusia è sempre più impraticabile». Il presidente del comitato cittadino è polemico. «Possiamo tranquillamente affermare – critica Alessio Catoni – che Campo di Mare è abbandonata per tutto il periodo invernale, si ricordano degli interventi di pulizia solamente nel periodo estivo. Per non parlare delle condizioni di via Navigatori etruschi: una indecenza». Ed è allarme per le condizioni del bagno pubblico di largo Ceri nei pressi del mercato giornaliero. I vandali hanno danneggiato l’impianto elettrico, scardinato la gettoniera, distrutto i sanitari della toilette e gli accessori della ex doccia: un potenziale pericolo per l’incolumità dei bambini. «La questione è ben nota al Comune – dice Enzo Musard, presidente del comitato di zona - dalla fine della pandemia abbiamo avuto alcuni incontri con la giunta per sollecitare la rimozione di questo simbolo indecente di degrado ed incuria. Non crediamo sia difficile demolire questo manufatto prima che qualcuno si faccia male».
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