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La Roma Nord si conferma tra le peggiori d’Italia. Lo conferma il Rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente che esamina dettagliatamente il trasporto pubblico in Italia. La triste situazione di questa tratta è stata confermata da dati oggettivi che sono stati documentati anche dal Comitato pendolari ferrovia Roma Nord, formato da lavoratori che, ogni giorno, vivono sulla loro pelle i disservizi e le cancellazioni. Nel 2023 sono state contate oltre 7 mila corse soppresse, mentre nei primi 10 mesi del 2024 se ne sono già contate oltre 5 mila. A questo si sommano le biglietterie che non sono presenti in ogni stazione o solo parzialmente disponibili, le barriere architettoniche che non sono state abbattute in molte fermate, soprattutto le più isolate, e il divieto di portare a bordo le biciclette.
La tratta Roma Nord- Viterbo è stata oggetto di un grande progetto di manutenzione per la messa in sicurezza delle ferrovie e per fluidificare la tratta che, però, di fatto non è mai iniziato.
I disagi sono giornalieri con immagini e video sui social che, spesso, fanno vedere corse interrotte per guasti improvvisi con utenti costretti a scendere anche in mezzo a gallerie. Nell’ultimo caso del genere le attese di mezzi alternativi sono state di ore con pendolari indignati e, di fatto, abbandonati a loro stessi. La linea si snoda per 101,9 chilometri, di cui 12,5 di servizio urbano nell’area metropolitana di Roma percorribile in 22 minuti e gli altri 89,4 chilometri di tratta extraurbana a monobinario con tempi di un’ora e 35 minuti. Tante le intenzioni di ammodernamento della linea che arrivano fino al precedente Giubileo del 2000, in cui era previsto il raddoppio completo della Roma Nord-Viterbo con il progetto che, poi, è stato attuato solo nella parte urbana da Cesano a Roma. Il nuovo Giubileo potrebbe dare nuovo impeto alla progettualità, sperando che poi non vada come un quarto di secolo fa. Per ora è previsto il raddoppio solo del tratto tra Riano e Morlupo con inizio dei lavori intorno alla primavera del 2025. Tra i giorni neri del trasporto ferroviario Roma-Viterbo Pendolaria ricorda esplicitamente il 18 novembre scorso “con treni a rilento e altri direttamente saltati sin dalle prime ore del mattino a causa di un guasto sull’infrastruttura”. Pendolaria, quindi, cita un altro problema della tratta.
“Altro tasto dolente è l’assenza di novità – si legge nel report - sull’installazione dei sistemi di sicurezza train stop sui 5 convogli Alstom sprovvisti di tale sistema, che consentirebbe di poter utilizzare tali treni anche sulla tratta urbana della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo incrementando il numero di convogli utilizzabili. Per questa linea sono previsti investimenti per la sua conversione in una vera e propria linea metropolitana con finanziamenti tramite i fondi del Pnrr”. Notizie positive riguardano i finanziamenti previsti per le tratte critiche o con difficoltà tramite fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza o altri. Sono stati previsti 581 milioni di euro in cui rientra anche la conversione della linea Roma Nord-Viterbo ma solo nella parte urbana e il raddoppio della stessa. I problemi riguardano soprattutto l’impatto dei lavori sui pendolari per i disagi dei cantieri e, di conseguenza, i tempi lunghi di realizzazione. Pendolaria critica la non sufficiente progettualità sulle ferrovie italiane a fronte di molti fondi investiti sulle autostrade e reti viarie su gomma nazionali. Tra questo il rapporto cita anche il completamento della superstrada Orte-Civitavecchia da Monte Romano a Civitavecchia per un totale di 466,77 milioni di euro, interamente finanziato, e gli svincoli sulla Orte-Civitavecchia.