SANTA MARINELLA - «Una città più pulita comincia da una Gesam più efficiente ed il suo servizio deve diventare all’altezza del costo che i cittadini si sobbarcano con la Tari. Cosa che, oggi, dispiace dirlo, ma non accade». Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei è pronto a passare ad un piano alternativo, pur di risolvere il problema rifiuti che affligge la Perla del Tirreno.

«Il Comune sta facendo la sua parte, soprattutto in materia di rinnovo e potenziamento delle infrastrutture - spiega Tidei - Ora però è necessario che vada oltre, mettendo sotto stretta sorveglianza gestionale la società, alla stregua di una partecipata».

Il primo cittadino spiega il progetto: «La Gesam incassa mediamente più di 11mila euro al giorno (bilancio 2013 approvato il 28/06/2024). Di questi, 5.250 euro al giorno solare vanno nei costi del personale (solo 3.700 finiscono lordi nelle buste paga degli operai), 1.550 nei costi del carburante e delle altre materie prime, 2.500 nell’acquisizione di servizi da terzi e 800 in leasing ed atri fitti. Seguono 300 euro al giorno per ammortamenti e 250 per gli altri oneri di gestione. Il resto va tra tasse, imposte e un utile di esercizio dichiarato di 260 euro al giorno. Bene, è necessario capire meglio questi numeri, tanto per cominciare qual è il reale costo delle ore effettivamente lavorate e come vengono allocate le altre spese, quanto resta per un programma di rinnovo del parco mezzi, quanto per gli investimenti e soprattutto cosa si sta facendo per contenere i costi di esercizio e migliorare la performance in termini di servizio insieme alle condizioni di chi ci lavora, concordando un programma di obiettivi certi e facilmente verificabili».

«E’ arrivato il momento che la Gesam avvii un percorso di revisione dei propri processi organizzativi - aggiunge il sindaco - si modernizzi e passi da una gestione di tipo padronale e paternalistica ad una gestione manageriale. Il Comune lancerà la sfida su questo terreno, anche in prospettiva dell’arrivo dei fondi del Pnrr, sfida che la Gesam può raccogliere (e allora vedremo se e come sarà all’altezza del compito) o declinare. Alla fine, della Gesam dovranno essere soddisfatti i cittadini per la qualità del servizio, chi ci lavora perché ha visto migliorata la propria condizione e il Comune che dovrà essere convinto che ottiene il meglio possibile facendo pagare ai cittadini il meno possibile».

«Si tratta di valutazioni complessive - sottolinea Tidei - che il Comune intende fare nell’immediato, senza escludere nessuna ipotesi, compresa quella di assorbire il servizio attraverso la Santa Marinella Servizi, garantendone la continuità anche in termini occupazionali. La Gesam srl è un’azienda di piccole/medie dimensioni che realizza ricavi per 4 milioni l’anno (bilancio 2023) con un utile di 97mila euro a fronte di 1.9 milioni di spese del personale, 1,8 milioni di costi per consumi, (565 mila per servizi, 923 mila per servizi e 298 mila per fitti e leasing vari) e altri 200 mila euro tra ammortamenti e oneri di gestione. Per dimensioni e “mission aziendale” somiglia molto alla Multiservizi ed un eventuale fusione per accorpamento garantirebbe maggiore efficienza. Tanto per cominciare finirebbe l’eterna disputa tra spazzamento delle strade e potatura del verde che richiederebbe un coordinamento fin qui, a quanto pare, impossibile da realizzare, che impedisce agli operai della Multiservizi di spazzare le strade dove hanno appena potato le alberature con il risultato che è di fronte agli occhi di tutti».

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