CERVETERI – Il depuratore del Sasso passa ad Acea. Si chiude il capitolo di una storia lunga dopo la consegna delle chiavi alla Spa da parte della sindaca, Elena Gubetti e dell’assessore alla Sostenibilità ambientale, Francesca Appetiti. Acea da oggi in poi si occuperà di tutta la manutenzione e gestione dell’impianto. Un percorso tortuoso, che si conclude dopo un iter iniziato nel 2012, nella prima esperienza amministrativa della Coalizione Esserci 3.0, che al suo insediamento trovò il depuratore realizzato e consegnato al Comune ma mai messo in funzione perché privo del collettore di collegamento alla rete. L’allora sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, stanziò le risorse necessarie per completare la struttura: un importo di circa 120mila euro che consentì la sua messa in funzione il 1 dicembre del 2014. C’erano però criticità importanti dal punto di vista tecnologico, problematiche che hanno richiesto numerosi interventi nel tempo fino al passaggio di consegne. «Il Depuratore del Sasso – commenta il primo cittadino etrusco - è finalmente passato nella gestione di Acea, un obiettivo che abbiamo raggiunto solo con un grande impegno da parte tutti gli uffici coinvolti e la grande soddisfazione che proviamo oggi deriva dalle tantissime difficoltà burocratiche affrontare in questi anni non facili. Questa frazione per decenni, ha avuto un depuratore completamente realizzato e pagato ma mai entrato in funzione». Il sindaco rivendica l’intervento. «Dopo la realizzazione del depuratore di Ceri e l’avvio dei lavori per l’eliminazione di quello di Campo di Mare – prosegue Gubetti - possiamo dire che in tema di ambiente abbiamo messo mano a tutti gli impianti della città per portarla ad un’efficienza mai avuta prima».

Parola anche all’assessora. «Si tratta di interventi importanti finalmente portati a termine – conclude Appetiti – come aver avviato i lavori che porteranno alla dismissione dell’impianto del depuratore di Campo di Mare in quanto oramai vecchio e obsoleto, in favore della realizzazione di un by-pass che convoglierà le acque reflue direttamente in quello di Cerenova».

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