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CERVETERI – Si sono diretti nella notte di fronte alla Cuppoletta di Sant’Antonio per dare sfogo alla loro inciviltà. Scritte di ogni tipo sulle pareti di uno dei simboli della comunità cerite, dalle parolacce alle frasi blasfeme fino alle svastiche. «Dispiace – interviene Angelo Alfani, residente del centro – si è trattato di un atto di teppismo di questa Cuppoletta che da più di un secolo ormai segna il passaggio e la sosta in preghiera di una delle più importanti strade che portavano ad Agylla. È la porta di Sant’Antonio a cui è dedicata la copertura ricavata probabilmente da una delle tombe etrusche». La Cupola di Sant’Antonio è uno dei siti più artistici e nello stesso tempo religioso della città etrusca che richiama anche la più importante festa riservata agli animali con la consuete benedizione. «Ci vorrebbe maggiore attenzione – prosegue il residente – un controllo più severo messo in atto alle forze preposte». Intanto alcune persone in modo volontario sono scese in strada ieri mattina per ricoprire quelle scritte offensive e antisemite. A liberare dai sentieri anche i rifiuti sono stati i rappresentanti delle associazioni Quad Adventures e Pierantozzi Horses. Sono sempre di più le aree cerveterane bersagliate da atti vandalici.
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