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SANTA MARINELLA – Dura replica del sindaco alla minoranza di Noi Moderati che in consiglio comunale ha votato contro il documento programmatico triennale. «Dietro le grandi orazioni delle opposizioni si celano oscuri complotti. Chi l'avrebbe mai detto che la politica fosse diventata un talent show dove si recita a soggetto o peggio ancora si copia da Instagram? La consigliera Patrizia Ricci di Noi Moderati ad esempio, avrà cercato di fare colpo citando il buon Mencarelli, ma ha finito nel naufragio delle parole “non sue”. Nell’intervento letto dalla Ricci si parla di “un bilancio anche a firma di un soggetto che non ha firmato alcun incarico con il nostro ente” . Si è confusa, infatti si parlava del bilancio di previsione 25/27 che non porta, come appare ovvio anche ai più, nessun provvedimento a firma di Mencarelli responsabile dei lavori pubblici. Afferma sempre la Ricci o chi per lei “il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha dichiarato essere incompatibile con il ruolo che ricopre. Una posizione che non è legittima né legittimabile”. Falso. La smentita arriva “in diretta” del Segretario comunale che durante la seduta del consiglio comunale ha chiarito due cose, se volete contestare il decreto di nomina del sindaco, armatevi di avvocati e fate ricorso al TAR il solo che può dichiarare un atto illegittimo. Non il Prefetto e nemmeno la funzione pubblica. Fino ad allora gli atti sono pienamente legittimi. Seconda cosa, anche quando mai questo accadesse, i provvedimenti sono tutti sanabili dalla giunta o dal consiglio o dal funzionario subentrante, facendo dunque prevalere l’interesse pubblico. Detto e ripetuto. Afferma infine: “Ci domandiamo, per quale motivo, il nostro vice sindaco è stato accompagnato alla porta, dopo una lettera dai toni inaccettabili, proprio per la sua contrarietà sulla permanenza di Mencarelli”. Ma la risposta è ovvia – dice Tidei - perché ha messo per iscritto che secondo lei, Roberta Gaetani, gli atti del sindaco erano illegittimi. Licenziarla, a quel punto, è stato quasi un atto dovuto, tanto che a qualche osservatore la lettera della Gaetani è sembrato calcolo e opportunismo politico. Conclusione, mentre i cittadini si preoccupano di come far quadrare i conti a fine mese, troppo spesso i consiglieri delle opposizioni sono impegnati ad occuparsi degli stipendi dei politici o recitare parti in commedia non scritte da loro stessi, mentre vengono spinti ad arrampicandosi su questioni legali assai scivolose che solo pochi specialisti riescono a comprendere. Tuttavia nessuna amministrazione può ritenersi soddisfatta quando nel dibattito vengono fatte servire, a consigliere semi consapevoli, pietanze da bassa cucina politica. Nel frattempo la caccia al suggeritore di Noi Moderati è aperta. Forse la prossima volta, invece di votare per dei politici, potremo eleggere direttamente i nostri influencer preferiti e le decisioni verranno prese in base al numero di like».
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