TARQUINIA - Campione nello sport, campione nella vita. Una vita troppo breve e una morte tanto ingiusta che lascia senza parole. Così gli amici ricordano su facebook Matteo Podda, il 20enne morto venerdì pomeriggio per una tragica fatalità mentre percorreva la strada statale Aurelia. Il giovane Matteo stava svolgendo un servizio per l’azienda casearia di famiglia, ma non è mai giunto a destinazione. Un malore: sarebbe questa, secondo fonti familiari, la causa all’origine del decesso del tarquiniese che, mentre viaggiava a bordo del suo Doblò Fiat in direzione Civitavecchia, si è scontrato frontalmente contro una Mercedes guidata da un livornese di 69 anni. L’impatto è avvenuto intorno alle 17,30, all’altezza del chilometro 86,600 nei pressi del bivio per Monte Romano, interessato dai lavori per la realizzazione dell’autostrada tirrenica. Il malore avrebbe colto Matteo all’improvviso inducendolo a perdere il controllo del mezzo fino ad invadere la corsia opposta. Inevitabile quindi lo scontro frontale. Matteo Podda è stato travolto dalla grata di separazione, in metallo, situata alle sue spalle all’interno del Doblò ed è rimasto schiacciato tra il sedile e il volante. Versa, invece, in gravi condizioni, ricoverato presso il Policlinico Gemelli di Roma, il livornese che viaggiava a bordo della Mercedes. Stamattina Luca Podda, noto pugile professionista, ha effettuato il riconoscimento del fratello Matteo presso l’obitorio dell’ospedale cittadino. Nel pomeriggio invece è stata effettuata l’ispezione esterna sul corpo dilaniato del ragazzo, e sono stati eseguiti gli esami tossicologici, come da prassi. I funerali si svolgeranno lunedì alle 10 presso il Duomo di Tarquinia. Tutta la città etrusca si stringe attorno al dolore dei famigliari. Accorate le parole di papà Bernando e dello zio Patrizio: «Con Matteo se n’è andata una colonna portante della nostra bellissima famiglia». Intanto oggi dalla Sardegna sono giunti in città altri famigliari. Tanti i messaggi scritti proprio sulla bacheca di Matteo, nel social network facebook, tra questi anche il messaggio della fidanzata: «Ti amerò per sempre vita mia... per sempre insieme». E poi gli amici «Ciao Matteo, guidaci da lassù, abbiamo bisogno ancora del tuo sorriso disarmante». «Ma come si fa a perdere la vita così, è talmente ingiusto che rimango senza parole». Accorato il messaggio del cugino: «Con te ogni momento era un bel momento, mi ricordo quando giocavamo insieme da piccoli, che facevamo quelle schifezze con il fango, poi siamo cresciuti, ma di cazzate insieme ne abbiamo fatte tante. Tra noi c’era complicità, ma sono sicuro che neanche questo potrà mai dividerci, ciao mattè». E un’amica: «Se ti penso mi vengono in mente solo cose belle, quelle che con te era impossibile non fare, questo è quello che si deve pensare quando si vivono questi momenti orribili, ti ricordi Mattè che tutte le sante sere mi aspettavi sotto casa». «Ciao campione ci mancherai tantissimo, un altro angelo è volato in cielo». «Ci piaceva tanto passare le serate tutti insieme le cenette tra noi, le pokerate. Poddino nn ti scorderò mai». E così, ancora una volta, Tarquinia piange un’altra giovane vittima.

Ale.Ro