CIVITAVECCHIA – È stata fissata per il 20 novembre prossimo la data per l’inizio del processo d’Appello per la morte del nocchiere brindisino Alessandro Nasta, vittima di una tragica caduta da 15 metri dall’albero di maestra dell’Amerigo Vespucci, in navigazione da La Spezia verso Civitavecchia. A maggio dello scorso anno il tribunale di Civitavecchia pronunciò la sentenza di condanna per gli allora vertici della Marina, per omicidio colposo in concorso per violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, con pene che andavano da un anno e due mesi a un anno e dieci mesi per l’ex comandante della nave Domenico La Faia e per gli ammiragli Bruno Branciforte, Giuseppe De Giorgi e Luigi Binelli Mantelli. «Il 20 novembre prossimo si riparte con determinazione e ricerca della giustizia - scrive la mamma do Alessandro, Marisa Toraldo, che insieme al marito non ha seguito il lungo processo a Civitavecchia - nonostante l'evidenza dei fatti, si persevera nel dire che i dispositivi di protezione individuale in uso nel 2012 erano a norma: sappiamo benissimo che così non è. Davanti a tutto questo non si possono chiudere gli occhi e confido sempre nella professionalità di chi dovrà riesaminare il tutto».

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