TARQUINIA – Bene il via libera all’ultimo tratto della trasversale Orte-Civitavecchia; meglio optare, a fronte di un unico candidato presidente, per un nuovo commissario in attesa che il Parlamento crei una nuova legge sulle Università Agrarie; e, infine, un consiglio comunale, aperto ed urgente, per discutere del commercio e un tavolo di lavoro anche di turismo.



Su queste tre direttrici si muove l’intervento del consigliere comunale d’opposizione Gianni Moscherini che ieri ha voluto incontrare la stampa per porre l’accento su questi argomenti di primo piano che tengono alta l’attenzione dei cittadini.



TRASVERSALE. «Ottimo l’impegno del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel sostenere la realizzazione dell’ultimo tratto della trasversale Orte- Civitavecchia – dice Moscherini leader del ‘‘Cantiere della Nuova politica’’ - Quindici chilometri residui che finalmente daranno all’Italia e al Lazio una infrastruttura viaria di assoluto interesse. Veniamo freschi da un dibattito in consiglio comunale sull’argomento ed io, come consigliere comunale e come esperto di logistica, confermo la mia assoluta posizione a favore del progetto viario. La trasversale Civitavecchia-Orte è stata peraltro confermata come esigenza primaria del centro Italia nel convegno che è stato fatto in Autorità portuale, a Civitavecchia, dallo stesso presidente di Ancona e da quello dell’Authority di Civitavecchia: entrambi convergenti sulla assoluta necessità di attivare questa arteria. Se l’Anas, sollecitata dal no del Comune di Tarquinia al tracciato verde che passa nella valle del Mignone, ha risposto al Governo che gli aveva chiesto di fare una verifica su tracciati diversi ed eventualmente meno impattanti, ha detto che un altro percorso meno impattante non c’è, dobbiamo crederci. L’impatto, inoltre, dal punto di vista eco-ambientale è assolutamente minimo. E lo dicono i tecnici dell’Anas. Mi congratulo con il presidente Zingaretti che bene ha fatto. Il Consiglio dei ministri ha preso una decisione a favore della regione Lazio. Finalmente il Governo ha deciso e finalmente inizieranno i lavori. Credo che ci dovremo impegnare tutti insieme, maggioranza e opposizione, affinché queste opere vengano fatte ma anche con personale del nostro territorio affinché rappresenti una opportunità per le nuove generazioni. Certamente ritengo che vada fatta la messa in sicurezza della vecchia strada e che venga garantito lo svincolo per Tarquinia oggi non previsto».



UNIVERSITA’ AGRARIA. «In quanto vicepresidente Anci Lazio – dice inoltre Moscherini - la questione delle Agrarie la conosco bene. L’Agraria di Tarquinia è unica, con i suoi 7mila ettari di terre a disposizione. Quindi quando si ragiona sull’utilizzo, bisogna fare una analisi attenta del territorio, non solo per aumentare l’aumento delle quote dei singoli cittadini, che sono per loro natura attività clientelari o familistiche. In proposito sto proprio per presentare un accesso agli atti all’Agraria di Tarquinia per verificare come stava l’assegnazione delle quote al 31-12-2016 e come sta oggi, dicembre 2017, per capire cioè se c’è stato un cambiamento e se si poteva fare. Non credo che un commissario potrebbe fare certi cambiamenti, specie quando sta per uscire dal periodo commissariale». «Mi si dice al livello governativo e con apprezzamento di molte Regioni, che stanno preparando un modo per superare le Università Agrarie e creare un soggetto con finalizzazione collettiva che preveda impegni che diano sviluppo, occupazione e servizi. Per esempio si può pensare a progetti di turismo naturalistico. Quindi di fronte a questo nuovo soggetto e di fronte ad un unico candidato presidente, io dico: meglio attendere i lavori del Parlamento. Si può votare pur avendo un solo candidato presidente? Io ho posto il quesito al sindaco il quale mi ha risposto che ha posto il quesito alla Regione la quale, a sua volta, ha detto che si può fare. E quindi, anche di fronte ad un candidato solo si può procedere con le elezioni. Ma io sposo la proposta che sta elaborando il Governo e che è condivisa da molti amministratori e sindaci d’Italia e allora mi domando: cosa si fanno a fare queste elezioni? Si potrebbe cambiare il commissario in attesa che il nuovo Parlamento faccia una legge nuova che preveda la formazione di fondazioni miste, pubblico-private, a cui affidare la gestione di questi beni della collettività e attraverso le quali fare gli investimenti utili alla collettività».



COMMERCIO. «Si sta verificando un assoluto abbandono. – sentenzia il consigliere d’opposizione Gianni Moscherini - Ho visto un solo segno di vita sul commercio che è stato quello di aver eliminato quel semaforo che c’è alla Barriera San Giusto. Finalmente sono tornate le righe bianche al corso, ma con disco orario a mezz’ora. Ma io dico, discutiamoli prima certi provvedimenti; perché ad esempio io ritengo che mezz’ora non sia sufficiente. Un’ora per fare il giro del corso è il minimo. Questa dell’apertura del traffico nel corso è una novità positiva ma monca, quindi chiederò formalmente di correggere il tempo. Quello che ritengo più grave, invece, è il rilascio delle autorizzazioni commerciali nell’area artigianale e commerciale. Gli imprenditori, all’epoca, si sono assunti anche l’onere di creare le opere di urbanizzazione a loro carico, ragionando per la città e per i cittadini, hanno dato i posti per i parcheggi al Comune, come pure aree verdi, e poi ci ritroviamo con l’ipotesi di apertura della Bricofer che fa concorrenza alle realtà già esistenti? Con grave pericolo gestionale e occupazionale per queste attività. Come fa il sindaco a non occuparsi di queste cose? Non c’è mercato che giustifica un’apertura di un capannone ‘’no food’’. L’amministrazione comunale non può incentivare la catena della miseria. Ma non viene valutata la crisi quando l’amministrazione rilascia le autorizzazioni? Pertanto ho chiesto al sindaco e al presidente del consiglio la convocazione di un consiglio comunale, aperto e urgente. I commercianti devono venire a parlare sull’argomento. Chiedo l’apertura di un ragionamento serio sul commercio e sul turismo: le due leve principali per garantire l’occupazione in città e nel circondario».