CIVITAVECCHIA – Mattina di intenso lavoro in porto per Vigili del fuoco e Capitaneria. Attorno alle 9.45 è scattato l’allarme per un principio di incendio a bordo di una imbarcazione ormeggiata al cantiere Ulisse, in Darsena Romana. L’equipaggio della 17A e specialisti nautici dei Vigili del fuoco si sono subito portati sul posto e, una volta ultimate le operazioni di spegnimento dell’incendio, circoscritto solo alla sala macchine, e quelle di messa in sicurezza, con l’ausilio  delle termocamere hanno scandagliato l’intera imbarcazione per assicurarsi che le fiamme non si fossero propagate all’interno del natante. Non si sono registrati feriti. 

L’imbarcazione è un’unità da diporto di circa 25 metri, battente bandiera italiana, che era in procinto di affondare, a causa dell’apertura anche di una falla nello scafo. Constatata la potenziale pericolosità per l’ambiente e per la regolare sicurezza della navigazione nell’area portuale, la Capitaneria di porto ha subito disposto il posizionamento di panne contenitive da parte della Società Tecnomate per prevenire possibili inquinamenti. L’unità è stata costantemente monitorata dal personale della Guardia Costiera, prontamente intervenuto con una motovedetta dotata di una pompa per estrarre l’acqua di mare, nel frattempo penetrata nello scafo, sino all’intervento dei Vigili del Fuoco. La Capitaneria di porto ha contestualmente disposto un sopralluogo allo scafo, che ha consentito, grazie al prezioso lavoro dei sommozzatori della Co.Se.Po. di accertare la presenza di una falla nello scafo dell’unità, subito interrotta attraverso il posizionamento temporaneo di un cuneo. L’unità verrà poi sottoposta ad accertamenti più approfonditi per appurare le cause dell’evento e accertare eventuali responsabilità.

«L’intensa collaborazione tra la Guardia Costiera – commenta il Direttore Marittimo di Civitavecchia, Capitano di vascello Michele Castaldo – e gli altri Enti e ditte coinvolti ha consentito di conseguire il comune obiettivo di garantire la sicurezza dell’unità, salvaguardare l’ambiente marino e costiero e tutelare la navigazione nel bacino portuale, interessato da intensi movimenti navali».