CIVITA CASTELLANA - Giovedì 27 marzo alle 17,30, presso l’hotel Aldero, si terrà il convegno dal titolo “Discariche, deposito di scorie nucleari, geotermia i rischi per il territorio e il ruolo dell’agricoltura”.

«Abbiamo convocato questa assemblea - spiega Fernando Monfeli, presidente associazione spontanea per la tutela degli agricoltori - perché è ormai in atto un processo di trasformazione della Tuscia. Come agricoltori, come abitanti di questa meravigliosa parte di Italia, come innamorati del nostro territorio ma, soprattutto, come proprietari di immobili e investitori nello sviluppo non possiamo permetterci di rimanere passivi di fronte a quella che in realtà non è una trasformazione ma una vera e propria squalifica. Il titolo del convegno parla chiaro, la nostra agricoltura, legata ovviamente al territorio e prima voce del pil della provincia, è a rischio e non possiamo permetterci di rimanere passivi ed accettare ciò che è inaccettabile. Ecco perché abbiamo il dovere di avere un ruolo attivo sia nelle azioni di contrasto a questi progetti e sia nelle azioni promozione del Territorio.

Dobbiamo essere consapevoli che siamo noi agricoltori i veri anticorpi contro le speculazioni. È evidente che la madre di tutte le battaglie sarà la lotta alla discarica nucleare; se fosse realizzata cambierebbe l’aspetto e l’immagine della nostra Tuscia. Il valore dei nostri immobili, dei nostri prodotti, della nostra sicurezza e della nostra immagine saranno inevitabilmente compromessi. Gli altri progetti non sono da meno - prosegue Monfeli -. È evidente che se passasse solo uno di questi progetti esso inizierebbe a creare il terreno fertile utile per impiantare altre forme di speculazione. Sarebbe come il cavallo di Troia: uno strumento ingannevole per aprire le porte a chi non è amico della Tuscia. Noi non vogliamo né chiudere né aprire porte, noi vogliamo costruire ponti con chi, come noi, crede nello sviluppo e non nello sfruttamento e lavora per il bene e il progresso della nostra Terra. Questi progetti, ribadisco squalificanti, sono tutti accomunati da una errata e oggettiva valutazione del Territorio. I macroscopici errori nelle valutazioni, fornite dai soggetti proponenti questi progetti, sono già stati evidenziati nei documenti che abbiamo redatto e che oggi sono a tutti gli effetti documenti pubblici. Il convegno di giovedì sancisce la nostra volontà di essere protagonisti nelle scelte che ci coinvolgono, la nostra determinazione nel non restare a guardare inermi e a delegare qualcun altro nel difendere i nostri interessi, la nostra fermezza nell’essere uniti e affiancati da professionisti estremamente qualificati che, come noi, hanno a cuore lo sviluppo e non lo sfruttamento della Tuscia. Come presidente dall’associazione promotrice, visto il grande consenso che già ha riscosso l’iniziativa, sento la necessità di ringraziare i relatori, che con molta generosità si sono messi a disposizione per farci comprendere meglio il momento che sta vivendo il nostro territorio e la nostra agricoltura». «Ringrazio le organizzazioni che sostengono questa iniziativa e che sulla fiducia hanno dato il loro contributo affinché si realizzasse. Ringrazio i rappresentati delle istituzioni che hanno raccolto l’appello a partecipare, dimostrando sensibilità per il tema. Ringrazio, soprattutto, tutti gli amici e i colleghi che si sono interessati a questi temi e che sono la vera forza di queste iniziative, li esorto a continuare a riflettere su ciò che sta accadendo alla nostra Tuscia e li esorto a continuare ad essere parte attiva nelle numerose iniziative che si stanno svolgendo», conclude Monfeli.

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