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VITERBO – Bandiera a mezz’asta oggi in consiglio regionale per la morte di Nando Gigli, ex presidente di Regione ed ex sindaco di Viterbo scomparso lunedì notte all’età di 88 anni.
«Con la scomparsa di Rodolfo Gigli, ci lascia un protagonista assoluto della storia della nostra regione, che ha dedicato la sua vita alla politica e alle istituzioni. – scrive Antonello Aurigemma attuale presidente del Consiglio regionale del Lazio - Sono numerosi gli incarichi e le esperienze maturate da Gigli, conosciuto da tutti come Nando: presidente sia della Giunta che del consiglio regionale del Lazio, più volte assessore e consigliere regionale, nonché sindaco di Viterbo, consigliere comunale e deputato. Lascia un profondo vuoto: per questo, nel rivolgere la assoluta vicinanza ai familiari, il consiglio regionale esporrà le bandiere a mezz'asta, anche come segno di immensa gratitudine e riconoscenza per il suo impegno profuso per i nostri territori».
I funerali si terranno questo pomeriggio alle 14,15 presso la chiesa di Santa Maria della Quercia. Intanto continuano ad arrivare le attestazioni di cordoglio da parte del mondo della politica. Tra le altre quella del consigliere regionale del Pd, Enrico Panunzi: «Ho iniziato a frequentare Nando Gigli solo una decina di anni fa. Incontri sporadici ma piuttosto proficui per una sorta di mia attenzione nell’ascoltare i suoi chiari e illuminanti consigli. Dopo questi nostri colloqui seguivano sempre nuovi eventi: venivo contattato da nuove persone che avevano il massimo rispetto per Nando. Insomma accertavo che la fama da cui era preceduto si concretizzava in modo tangibile. Nel parlarci si evinceva una sorta di distacco voluto per la politica contingente. Non era presunzione di superiorità ma di sicura ed evidente diversità. In lui ritrovavo antichi e primari valori: correttezza, lealtà e soprattutto fedeltà alla parola data a cui seguirono atti e impegni conseguenti. La sua scomparsa - prosegue Panunzi - porta in modo universale a riconoscere il prezioso e indiscutibile contributo alla politica e al nostro territorio regionale, con lungimiranza e indubbie doti di leader naturale, apprezzato e rispettato in maniera trasversale anche dagli avversari politici. L’ultima volta ci siamo visti, per caso, dopo le elezioni politiche del settembre del 2022. Un colloquio piuttosto fugace. Ci siamo promessi di vederci una sera a Canepina, purtroppo non ci siamo riusciti. Sicuramente per me è stato un’occasione mancata per ascoltare le analisi politiche attuali, elaborate con il suo modo distaccato, pacato ma fermo e deciso. Erano il frutto di un percorso intelligente - conclude Panunzi - di un uomo che ha attraversato tante stagioni politiche e amministrative da protagonista primario e a volte assoluto».
Per Felice Casini, presidente regionale di Italia Viva Gigli «era un politico di altissima qualità, ma prima di tutto un uomo di tempra morale e cultura istituzionale, caratteristiche queste, senza le quali non avrebbe mai rappresentato per decenni un punto di riferimento per centinaia di amministratori e per l’intero nostro territorio. Nei ruoli che ha ricoperto a livello regionale e nazionale si è sempre rivelato un amministratore capace, lungimirante, attento alle esigenze della Tuscia. Uomo dalle grandi qualità politiche e umane».
«Con Nando Gigli - conclude Casini - perdiamo non solo il più importante esponente della Dc viterbese, ma anche e soprattutto un politico di razza, una persona leale, giusta perbene che aveva sempre una parola gentile per tutti».
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