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TARQUINIA - Giornata di massima allerta lungo il litorale per l’abbondante pioggia che in poco tempo ha ingrossato il fiume Mignone, rimasto a lungo sorvegliato speciale.
Il sindaco Alessandro Giulivi ha chiesto infatti un controllo costante della situazione, per il rischio esondazione. Sul posto sono intervenute tre squadre dei volontari Aeopc, i Vigili del fuoco e gli agenti della Polizia locale.
Alcune abitazioni situate lungo il corso d’acqua, che in alcuni punti ha raggiunto il livello limite, sono state fatte sgomberare in via precauzionale.
Un anno difficile per il territorio a causa delle condizioni metereologiche instabili. Dopo il lungo periodo di siccità, ora le abbondanti piogge mettono in allerta gli agricoltori. Coldiretti ha denunciato danni all’agricoltura dichiarando di essere pronta a chiedere lo stato di calamità. Le precipitazioni di inizio di giugno stanno infatti compromettendo diverse colture. Frutta e ortaggi sono stati distrutti dalla grandine dei giorni scorsi, ha detto il presidente Pacifici, il grano in alcune zone della Tuscia è stato abbattuto e i foraggi per l’alimentazione degli animali sono andati perduti. «Colture affogate nei campi finiti sott’acqua per i nubifragi. Le previsioni per le prossime settimane parlano di un’inversione di tendenza, dovrebbe smettere di piovere ma i danni ormai sono fatti. Le trebbiature si sono fermate e siamo in ritardo di almeno un paio di settimane sulla tabella di marcia».
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