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TARQUINIA – Sarà stilato un protocollo d'intesa per l’utilizzo di strutture pubbliche nel territorio di Tarquinia. Una novità che coinvolge anche dell’Istituto Cardarelli, al centro del dibattito in queste settimane dopo la decisione dell'amministrazione comunale di revocare la concessione di alcuni terreni affidati alla scuola in comodato d’uso gratuito. Nei giorni scorsi sono stati infatti avviati dei contatti istituzionali tra il presidente della Provincia Alessandro Romoli, il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi e la presidente della commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio, Valentina Paterna, per affrontare le numerose vicende ancora aperte concernenti il patrimonio pubblico situato nel territorio del comune di Tarquinia e di proprietà rispettivamente di Comune, Provincia e demanio regionale.
Nel corso di queste consultazioni, tutti i rappresentanti istituzionali hanno concordato sulla necessità di regolamentare l'utilizzo di queste strutture, ampliando tale possibilità anche ad eventuali beni del demanio regionale. Una scelta importante che, per la prima volta, dà una certezza sul modello di gestione dei beni pubblici in città e ne consentirà la piena fruizione. Un accordo atteso da anni per il quale sono state gettate le basi solo oggi, grazie all’unità di intenti dimostrata da Regione, Provincia e Comune.
«A tal proposito – spiegano all’unisono il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi, il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli e la presidente della Commissione Agricoltura alla Regione Lazio Valentina Paterna – è stato deciso che i rappresentanti dei tre enti coinvolti organizzeranno un incontro nei prossimi giorni per stilare un protocollo di intesa che consenta alle scuole di secondo grado, tra cui l’Istituto Cardarelli, oggetto di attenzione in questi giorni, al Comune di Tarquinia, alla Provincia e agli enti regionali di mettere a disposizione il proprio patrimonio per il miglior vantaggio dei tarquiniesi e dei residenti dei comuni limitrofi”.
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