SORIANO NEL CIMINO - «Il nostro obiettivo è restituire un bene alla collettività e al nostro territorio». Così, Gianluca Inverni, presidente dell’Università Agraria di Chia, dopo la sentenza emessa il 7 aprile scorso dal commissario per la liquidazione degli usi civici del Lazio, Antonio Perinelli, che ha accolto il ricorso dell’ente, annullando l’atto di compravendita con cui, nel 2021, la Torre di Pasolini e i terreni circostanti, erano stati venduti a un privato, il produttore Pietro Valsecchi. Successivamente, nel gennaio 2023, lo stesso aveva rivenduto la struttura all’attore Gabriele Gallinari che, adesso, ha sei mesi di tempo per impugnare la sentenza. La decisione, registrata il 17 aprile, stabilisce la natura demaniale collettiva dei terreni su cui sorge la torre – inseriti nella storica tenuta “Colle Casale” o “Poggi di Chia” – riconoscendoli come beni gravati da usi civici. Una perizia tecnica ha infatti confermato l’origine feudale dell’area e la conseguente presunzione di demanialità collettiva, già sancita da una transazione pubblica nel 1919. Lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini scoprì la torre durante le riprese del Vangelo secondo Matteo e fu subito un colpo di fulmine: la acquistò nel 1967 da un signore del posto per pochi milioni di lire dell’epoca. A causa degli elevati costi di gestione, nel 2020, fu messa in vendita dagli eredi dello scrittore e, a quel punto, la questione suscitò interesse da parte delle istituzioni: Zingaretti, all’epoca presidente della Regione Lazio, garantì che avrebbe sostenuto «qualsiasi progetto di valorizzazione»; ma non se ne fece nulla.

Adesso, il provvedimento sancisce il ritorno della gestione dell’area all’Università Agraria di Chia, a cura della Regione Lazio, con trascrizione dell’ordinanza nei registri immobiliari. «Pur consapevoli che l’iter giudiziario non possa essere considerato concluso siamo molto soddisfatti del risultato - conclude Inverni -. La sentenza rappresenta un importante riconoscimento dei diritti collettivi e restituisce alla comunità di Chia un luogo dal forte valore simbolico, legato a uno dei più grandi intellettuali del Novecento italiano».

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