LADISPOLI – Furto nell’agenzia immobiliare. Un raid improvviso di un uomo che ha fatto sparire la borsa di una dipendente sul corso principale del viale Italia. Impiegata che ha lanciato subito l’allarme al 112 non appena il ladro è riuscito a dileguarsi. La Polizia di Stato ha raccolto la descrizione dell’uomo: «È uno di colore alto almeno 1.90». Così per agli agenti del commissariato di via Vilnius è stato più facile scovare il fuggitivo che si trovava in via Fiume, a non molta distanza dall’agenzia. È stato bloccato e identificato: si tratta di un gambiano 24enne trovato con la refurtiva in mano, tra cui portafogli e cellulare della donna, tutto già riconsegnato alla legittima proprietaria. Dopo i rilievi di rito l’africano è stato denunciato in stato di libertà. Condotto all'ufficio immigrazione, con richiesta di divieto di ritorno in città.

UN ALTRO FURTO

E ancora il personale del commissariato coordinato dal dirigente, Fabio De Angelis (in foto), è riuscito a individuare un 50enne di Manziana che nel mese di agosto aveva messo a segno una rapina in un negozio di abbigliamento. Il furfante si era impossessato di alcuni capi e una volta raggiunto dai commessi dell'esercizio commerciale per assicurarsi la fuga senza troppi affanni aveva esibito una paletta che utilizzano di solito i poliziotti. Grazie anche all’impiego di impianti di videosorveglianza, e alla successiva perquisizione domiciliare, gli agenti lo hanno denunciato.

LA PISTOLA

Giornate particolarmente impegnative per i poliziotti ladispolani che hanno arrestato anche un giovane di Bracciano per possesso illegale di armi. Lo studente di un istituto romano si era presentato in classe con la pistola. Si era vantato atteggiandosi con i compagni come fosse un gangster. Una compagna ha avvisato subito la prof e la dirigenza poi ha allertato le forze dell’ordine. Gli agenti nel pomeriggio hanno avviato la perquisizione domiciliare nella sua abitazione. La pistola era una 357 mondial 6 con due bossoli esplosi all’interno. Il giovane ha raccontato di averla trovata in un bidone della spazzatura ma ovviamente la sua versione è al vaglio degli inquirenti. Il padre, risultato a conoscenza della detenzione illegale dell’arma da parte del figlio, è stato denunciato a piedi libero, mentre il ragazzo tratto in arresto: è ora agli arresti domiciliari. Le indagini successive hanno portato a scoprire che l'arma apparteneva ad una persona anziana deceduta e sono in corso ulteriori accertamenti attraverso gli esami balistici dai quali si potrà capire dove e quale occasione criminosa eventualmente ha fatto fuoco la 357.

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