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ALLUMIERE -Sale la febbre del Palio delle Contrade di Allumiere, una delle giostre rinascimentali più conosciute d’Italia, ormai arrivata alla 58^ edizione moderna ma che affonda le sue radici nel lontano 1500.
Dopo il successo del Cencio creato dalla talentuosa artista Danila Pietrini, rendendo omaggio al bicentenario del riconoscimento mondiale dell’Alunite di Allumiere da parte del geologo francese Francois Beudant, Allumiere si prepara ad accogliere le cene propiziatorie dei Contradaioli che dal 21 al 23 uniranno tutti i compaesani nonostante il tesissimo clima paliesco e dove si potranno mangiare i piatti tipici locali che includono delizie quali il cinghiale, l’acquacotta, il tartufo, le bruschette, le lumache e la porchetta, in attesa de “La Provaccia” il 24, l’evento in cui le sei Contrade proveranno il circuito cercando di ottenere la vittoria del Mini-Palio, per poi sfociare in una maxi festa in ogni contrada dove si alleggeriranno le tensioni tra cocktails, spettacoli e tanta musica.
La manifestazione denominata “Palio delle Contrade, che il 20 settembre 2023 fu presentato presso la Sala Carpitella dell' Istituto Centrale del Patrimonio Culturale Immateriale, tra le manifestazioni censite dalla Simbdea per conto del Ministero della Cultura,tra le manifestazioni di rievocazione storica censite nel registro ufficiale, si svolge ad Allumiere, cittadina montana ricca di storia, di folklore e di notevole interesse naturalistico e archeologico.
La vera storia di Allumiere inizia nel 1460, quando Giovanni Da Castro, Commissario dello Stato Pontificio, scopre la presenza di alunite. Nel 1500, Agostino Chigi, detto il Magnifico, appaltatore delle miniere di allume, costruisce lo stabilimento per la lavorazione del minerale, un villaggio minerario per gli operai.
Tutto il complesso acquisisce il nome di “Le Lumiere”; secondo la tradizione, è grazie alla volontà di quest'ultimo di riprodurre quel folklore tipico di Siena, sua città natale, che oggi, nella versione moderna, possiamo celebrare il Palio delle Contrade (prima edizione 11 Settembre 1965).
Il Palio vero e proprio inizia la domenica, il mattino ha luogo la benedizione degli asini e la loro “punzonatura” o numerazione. Alle ore 17,00 ha inizio il corteo storico in costumi cinquecenteschi, aperto dalla contrada vincitrice del palio precedente e chiuso dal “carroccio” trainato dai buoi, che trasporta l’ambito “Cencio”. Le figure che sfilano, oltre le 250 comparse, rievocano personaggi storici, nobili che all’epoca hanno caratterizzato la storia dell’industria dell’ allume, primo fra tutti il Magnate Agostino Chigi, ma anche figure ecclesiastiche di rilievo quali il Papa Leone X, Giulio II, e i frati farnesiani e personaggi della quotidianità minatori, maniscalchi, osti, operai addetti alla lavorazione dell’allume, il tutto a creare un filo narrativo che ricollega il passato con il presente, con l’obiettivo di valorizzare a 360° il patrimonio culturale e folkloristico della nostra comunità.
Il corteo sfila lungo le vie del centro storico, per poi chiudersi in Piazza della Repubblica dove l’esibizione degli sbandieratori e dei tamburini, giovani cresciuti in contrada con eccellenti capacità atletiche tramandate da contradaiolo in contradaiolo, crea una vera e proprio battaglia di colori e musiche, in cui questi giovani paesani tenteranno l’impossibile per dare massimo lustro ed onore alla propria contrada di appartenenza. Il momento più emozionante è la corsa degli asini, che prevede tre carriere o batterie che assegnano a ciascuna dei punteggi in base all'ordine di arrivo; la contrada, che totalizza il punteggio maggiore, si aggiudica il Cencio.
Inutile dire che l’emozione salirà alle stelle nei tre giorni più importanti per il borgo montano di Allumiere, alle porte di Roma e Viterbo, ed è chiara la soddisfazione del Sindaco Luigi Landi: "Chiaramente il Palio rappresenta il fulcro principale di tutti i Contradaioli di Allumiere ed è compito dell’amministrazione onorare al massimo questo evento, mettendoci tutto l’impegno necessario per dargli il giusto lustro e la giusta importanza. Questo evento impegna tutti 365 giorni all’anno e vede in prima linea il certosino lavori di tutti i Contradaioli che sin da piccini vivono la propria Contrada come una grande famiglia e che contribuiscono con ogni forza all’ambita vittoria. E’ stato un lavoro sinergico dei delegati alla Cultura, al Turismo e al Palio, della ProLoco di Allumiere e del suo neo-eletto direttivo, dei volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa di Allumiere e soprattutto del prezioso contributo della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma e Ministero della Cultura. Quest’anno ci aspettiamo un grande spettacolo da parte delle sei contrade che senz’altro ci stupiranno con effetti speciali a colpi di bandiere, colori, figuranti e gli immancabili asinelli, veri e propri divi di questo evento unico alla quale viene dedicata la più totale attenzione tutto l’anno. L’invito dunque è quello di vivere con noi queste tre giornate fantastiche in cui si potrà respirare la vera aria folkloristica cinquecentesca della maremma laziale".
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