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CIVITAVECCHIA – Risalgono a tre giorni fa le parole del Movimento per La Vita riguardo l’inaugurazione dello sportello di ascolto e consulenza “Divercity+”, promosso da Valentina di Gennaro, assessora e delegata alle Politiche di genere di Civitavecchia.
Mpv ha espresso dubbi circa l’utilità dello sportello sostenendo che «a Civitavecchia esistono esigenze più impellenti dei disagi vissuti dalle persone appartenenti alla comunità queer».
Le esternazioni hanno acceso il dibattito in città, suscitando l’intervento tra gli altri anche della rete degli studenti medi di Civitavecchia.
«Non siamo d’accordo con quanto affermato dal Movimento per la Vita - spiegano - L’istituzione dello sportello di ascolto e consulenza rappresenta un grande traguardo per l’inclusione sociale dei giovani. Una misura del genere è fondamentale, soprattutto quando nelle scuole di Civitavecchia non ci sono abbastanza misure che tutelano le persone non cis-gender», sottolineano i ragazzi. Gli studenti ci tengono ad affermare che «le esigenze evidenziate del comunicato stampa di Mpv non sono meno importanti di quella di cui lo sportello si occupa, ma è controproducente e inutile criticare le iniziative di tutela e inclusione sociale promosse dall’amministrazione comunale».
«Siamo certi che il Comune stia lavorando per occuparsi delle problematiche evidenziate nelle dichiarazioni rilasciate dai membri di Mpv. Tuttavia, è scorretto mettere in dubbio le esigenze dei giovani della città, soprattutto in un momento storico in cui le aggressioni omobilesbotransfobiche sono all’ordine del giorno. Le ragazze e i ragazzi della città non si sentono al sicuro, e per questo siamo felici che per una volta le loro esigenze siano state ascoltate. Abbiate il coraggio di apprezzare il lavoro fatto”.
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