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CIVITAVECCHIA – L’assessore a Urbanistica e Commercio, Enzo D’Antò, ha tracciato un bilancio operativo sui primi sei mesi di mandato, concentrandosi sui progetti di riqualificazione e sviluppo della città. Tra le iniziative principali spiccano il comparto termale e l’area Italcementi, due temi al centro del dibattito pubblico da anni ma mai concretamente avviati.
«Per quanto riguarda Italcementi - ha detto -, si sta definendo proprio il progetto definitivo insieme ad un piano di sviluppo generale che riguarda tutta la città e che presenteremo in consiglio comunale. Si tratta di una visione complessiva da qui ai prossimi 20 anni, condivisa da tutta l’amministrazione comunale», ha spiegato D’Antò, annunciando che il piano includerà anche l’accordo con il Demanio per la riqualificazione di aree strategiche come la caserma Stegher, le "Carcerette" e l’ex caserma De Carolis, oltre ovviamente al restyling del mercato cittadino che sarà un punto cardine per cambiare il volto di Civitavecchia.
Grande attenzione è rivolta al comparto termale, su cui presto approderà in consiglio la delibera per chiudere un processo che va avanti da vent’anni con una variante chiave che permetterà di sbloccare una situazione in stallo da troppo tempo. «Delle terme si è tanto parlato in questi anni, ma non si è mai attuato questo primo step. Il 2025 sarà un anno importante perché partiranno tutte le cose di cui si è parlato per anni che, però, non sono state mai state portate a compimento da nessuno. Sarà un anno chiave», ha dichiarato l’assessore.
Tra le altre iniziative in corso figurano la riqualificazione dei beni pubblici, l’edilizia popolare e lo sviluppo della stazione ferroviaria. D’Antò ha anche evidenziato la necessità di affrontare rapidamente alcune emergenze, come il caos dei dehors e i problemi legati alle assegnazioni dei chioschi, frutto di regolamenti inadeguati.
Infine, ha annunciato la progettazione di un incubatore d’impresa per giovani, una fiera nautica e il lancio del marchio De.C.O. per la valorizzazione delle eccellenze locali. «Non scegliamo la via più semplice - ha concluso l’assessore -, ma quella giusta. Siamo qui per costruire, non per lamentarci».
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