Un colpo al cuore per tutti i Facchini di Santa Rosa. La scorsa notte è scomparso Marco Gemini, uno dei Facchini più conosciuti e apprezzati e con una tradizione familiare alle spalle: il padre Bruno era stato facchino e guida, il fratello Massimo altro valente facchino di Santa Rosa. Tutti e tre, purtroppo, non ci sono più e il Sodalizio, ieri mattina, ha espresso subito il suo cordoglio. «Nel cuore della notte ci è giunta la più triste e dolorosa delle notizie – c’era scritto ieri sulla pagina facebook del Sodalizio -, Marco Gemini, l'Omone come tutti noi lo chiamiamo, ci ha lasciati. Dopo aver lottato come un leone contro un male feroce ed inesorabile, il nostro Marco si è dovuto arrendere e non sono valsi né la sua potente ed indiscussa forza fisica, né la sua incrollabile fede, doti queste pari alla sua infinita bontà d'animo». L’amore e la dedizione di Marco Gemini per il suo ruolo di Facchino sono stati totali e, il Sodalizio, lo ha ricordato. «Marco era entrato nei ranghi del Sodalizio nel 1989, approdando ben presto alla prima fila ciuffi – scrive ancora il Sodalizio Facchini -, grazie al suo fisico prestante e all'esecuzione di una prova di portata sempre eccellente. Da qualche anno aveva lasciato il Ciuffo per il ruolo di guida anteriore. Ma non è solo il 3 settembre che l'Omone era presente. Marco c'era sempre, in tutte le manifestazioni, in tutti gli eventi, ma soprattutto quando c'era da sporcarsi le mani e faticare non ha fatto mai mancare la sua presenza, mai una risposta negativa. Per questo il Sodalizio perde una vera e propria colonna, perdiamo tutti un amico, una sicurezza 365 giorni all'anno; un vuoto incolmabile». Il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini è stato il primo a commentare con toni emotivamente molto forti la tragedia. «Ciao Omone, lasci un vuoto incolmabile. Il Sodalizio perde una colonna portante – ha scritto Mecarini - e niente potrà più essere come prima. Le parole ora lasciano spazio alle lacrime e alla profonda tristezza, insieme alla certezza di aver avuto l'onore di averti accanto per tanto tempo. Riposa in pace, amico carissimo». Il neo capofacchino Luigi Aspromonte ha espresso in modo altrettanto il suo dolore. «Le notizie che non vorresti mai ricevere – ha scritto Aspromonte sul suo profilo facebook -. La scomparsa di Marco, l'omone, colonna portante del nostro Sodalizio, lascerà un vuoto incolmabile. Spalla a spalla come facchini, l'ultimo trasporto è stata una delle mie difficoltà, la sua assenza...ti dava sicurezza e come Bruno conosceva a perfezione tutti i punti critici e ogni singolo sampietrino. Un abbraccio a Jessica e Cristina, a Francesca a Michela e a tutta la famiglia Gemini. Caro Marco mi sarai sempre vicino e io ti porterò sempre nel mio cuore, raggiungi i tuoi cari, fai buon viaggio». Un altro messaggio di cordoglio è arrivato da Luce De Risi del coordinamento tecnico-scientifico della Rete delle Grandi Macchine a spalla, cui aderisce la Macchina di Santa Rosa di Viterbo insieme alle città di Nola, Palmi e Sassari. «Il coordinamento tecnico scientifico e il direttivo di Gramas – scrive De Risi -, unitamente alle 4 comunità della Rete delle Grandi Macchine a Spalla, piangono commossi la nascita al cielo di Marco Gemini , Facchino del Sodalizio di Santa Rosa di Viterbo. Con Marco vola in cielo un Uomo buono. L'omone, come era chiamato, è stato sempre una mano, una forza a cui spesso siamo ricorsi in questi anni. Sempre accanto a noi e, di conseguenza, alle comunità della Rete tutte. A Dio Marco! Prega per noi e noi pregheremo per te».

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