CERVETERI – Salva la palude Torre Flavia, almeno per ora. Il distributore di gpl e di colonnine elettriche in località Stallonara ha subito uno stop. Non è una bocciatura definitiva ma la Regione comunque ha respinto momentaneamente il progetto rinviando il discorso alla Conferenza dei servizi e, soprattutto, all’inclusione di Città Metropolitana, gestore dell’oasi, finora esclusa. È stata la Direzione Regionale Ambiente, nello specifico l’Area di Protezione e Gestione della Biodiversità, a pronunciarsi. Come confermato da Corrado Battisti, il gestore dell’oasi per Città Metropolitana, ci sarà pure la Sovrintendenza. «Lo studio di incidenza da trasmettere alla Conferenza si legge nel documento – deve essere redatto da una figura tecnica con competenze in campo faunistico per affrontare in modo approfondito il tema dei potenziali impatti di tipo indiretto: sottrazione di habitat di specie e perturbazione». Il monumento naturalistico che attraversa i comuni di Cerveteri e Ladispoli dunque non deve essere messo in pericolo. È un’area protetta non solo dagli enti sovracomunali ma anche dalla Comunità europea. Soddisfatto il Comitato Tutela Natura e Cultura Litorale Nord: «Si tratta di un primo passo del quale siamo davvero soddisfatti – scrivono i rappresentanti del comitato - in queste settimane moltissimi cittadini si sono sensibilizzati e grazie a questo impegno abbiamo raccolto oltre 1500 firme per la tutela della palude inviando le nostre osservazioni di cui attendiamo l’esito che abbiamo elaborato assieme ai nostri esperti soprattutto sulle diverse criticità precedenti e gli abusi commessi sulla palude di Torre Flavia relativamente alla speculazione che si vorrebbe fare con la variante al Prg approvata dal comune di Ladispoli vicino alla Zona di protezione speciale». Oltre al distributore, la riserva deve proteggersi anche dal glamping, votato con una delibera di giunta comunale e proposta dalla stessa società: la Pa.Ma Srl.

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