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S. MARINELLA - “Per la seconda volta, Maurizio di Paolo, a nome della Curia Generalizia dei Frati Minori Conventuali, invia una lettera dai toni minacciosi a sindaco, consiglieri comunali e Soprintendenza. Se non ci fosse quella carta intestata, i pensieri fuggirebbero in altri luoghi”. A dirlo in una nota è il Comitato di Salvaguardia della chiesa di Santa Severa che rischia di essere abbattuta per lasciar posto ad un residence. “Il convento dell'Immacolata – dicono dal direttivo del Comitato - è un luogo ricevuto in dono affinchè, con un atto d'obbligo dei frati, rimanesse per sempre un luogo per religiosi. Dobbiamo chiederci se per il corretto esercizio dei lavori, il presidente del consiglio comunale abbia autorizzato l'invio di un documento della Curia generale dei frati minori a ciascuno dei partecipanti al consiglio di ieri. Analoga situazione si era già precedentemente verificata nella riunione del giorno dove i lavori consiliari sono stati pesantemente influenzati da un'analoga comunicazione risalente allo stesso mittente. Nel caso il presidente abbia autorizzato la diffusione del documento, ci spieghi le ragioni alla base dell'iniziativa e motivi formalmente il suo operare. Nell'ipotesi che soggetti estranei abbiano inopinatamente fatto pervenire all'amministrazione comunale, a lui stesso e a tutti i componenti dell'organo deliberativo comunale, si potrebbe configurare una grave ingerenza esterna ai lavori programmati. Un grave fatto che rimanda alle situazioni che impediscono il normale svolgimento della seduta o trattazione di argomenti iscritti all’ordine del giorno, per cui il presidente è chiamato a trarne le conseguenze. In ogni caso si potrebbe provvedere alla segnalazione ai competenti organi e all'autorità giudiziaria. Il presidente del consiglio comunale, ai sensi dell'articolo 44 del regolamento comunale, provvede ad assicurare il regolare funzionamento dell’assemblea consiliare, modera la discussione degli argomenti e dispone che i lavori si svolgano osservando il presente regolamento. Il presidente del consiglio comunale, qualora nel corso di una seduta pubblica si dovessero verificare situazioni che impediscono il normale svolgimento della seduta, puoØ sciogliere l’assise pubblica. Il presidente, una volta sciolta la seduta, procede immediatamente o in una giornata successiva ad una ulteriore convocazione d'urgenza a porte chiuse senza la presenza del pubblico, garantendo la pubblicitaØ della seduta attraverso opportune misure organizzative, quali la diretta streaming. Il Presidente può, altresì, prima di dichiarare sciolta la seduta, riconvocare d’urgenza, anche entro le 24 ore, il consiglio comunale per trattare gli argomenti posti all’ordine del giorno.” Il clima in questi giorni è decisamente pesante, non sappiamo se autorità istituzionali, politiche, civili, religiose e sociali abbiano coscienza del clima che si sta determinando. La situazione è seria ed è bene che tutti se ne rendano conto”.
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