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Il comitato Centro storico si presenta al suo 55esimo trasporto con tante novità. E una in particolare rappresenta una svolta epocale nella storia delle mini macchine e più in generale nella tradizione secolare che ruota attorno ai Trasporti. Per la prima volta 25 ragazze indosseranno la divisa bianca da Facchino e porteranno la piccola struttura dedicata alla Santa patrona. Non solo. Sfileranno insieme ai piccoli portatori, maschi, di tutte le altre mini macchine con i Facchini del Sodalizio il 3 settembre nel giro delle sette chiese. Un “regalo” inedito da parte dei cavalieri di Santa Rosa ai loro colleghi in erba. Il Centro storico quest’anno ha in serbo anche un’altra sorpresa. Debutta infatti stasera la nuova mini macchina: Eterna.
Un “battesimo” che coincide anche con il primo trasporto che vede nuovo presidente del comitato Gianni Baiocco, al quale abbiamo chiesto con quale tipo di emozione sta vivendo questa sua prima volta.
«Più che di emozione direi con una sana e buona tensione perché parliamo di una manifestazione storica, piena di bambini. E trattandosi di ragazzi dai 6 ai 14 anni ci sentiamo addosso, io e tutti i membri del comitato, un po' di tensione e di responsabilità. Una buona e sana tensione che poi sarà quella che ci consentirà di portare a termine nel migliore dei modi la manifestazione».
196 i giovani facchini, di cui per la prima volta fanno parte 25 ragazze. Baiocco spiega come gli è venuta questa idea.
«Ho cominciato a pensarla 4-5 anni fa, vedendo per le vie di Viterbo nei giorni di Santa Rosa delle bambine vestite da Facchini. Questo mi ha fatto ragionare sul fatto che forse c’era un’esigenza di fondo. Portai inizialmente questa intuizione nel vecchio direttivo, poi però è arrivato il periodo del Covid e l’idea è rimasta in sospeso. Quest’anno, con la variazione delle cariche istituzionali del comitato e della mia presidenza, ho potuta recuperarla. Che poi è una cosa naturale, - dichiara anche un po’ stupito dal clamore suscitato - nel senso che parliamo di bambini, di una festa popolare e quindi perché non dare la possibilità a tutti di partecipare? In realtà non ci siamo inventati nulla, abbiamo semplicemente dato a tutti la possibilità di vivere appieno questi giorni di festa».
Le 25 ragazze, di età compresa tra i 6 e i 12 anni, ricopriranno gli stessi ruoli dei ragazzi.
«Alcune saranno addette ai cavalletti e altre porteranno la mini macchina. Non abbiamo fatto alcun tipo di distinzione anche perché, tra le altre cose, il peso che portano i bambini è attorno ai 10-12 chili che equivale a uno zaino pieno di libri. Sono tutti uguali, hanno tutti la stessa divisa e tutti hanno lo stesso valore».
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche della nuova macchina «per la prima volta abbiamo realizzato una struttura in alluminio per renderla più leggera e quindi avvicinarci alle esigenze dei bambini e anche per un discorso di sicurezza. Il peso dovrebbe oscillare intorno ai 4-4,5 quintali».
L’altezza resta quella standard, in quanto condizionata dal passaggio sotto l’archetto di via Mazzini.
E’ però variabile, dai 4,5 ai 5 metri. «In alcuni punti la struttura prevede un meccanismo che comporta la fuoriuscita di un pistone che permette di alzare la macchina di circa mezzo metro consentendo di avere una linea più slanciata nei tratti in cui il percorso lo permette». Un tragitto di 1600 metri che si snoda tra le strette vie, le salite e le discese del centro. 13 le fermate, con partenza e ritorno in piazza Dante. Baiocco tiene a sottolineare che «il progetto è stato realizzato da 5 ex minifacchini, e questo per me è una cosa bellissima perché significa che c'è un attaccamento al comitato. Cinque ex che sono diventati Facchini del Sodalizio e questo vuol dire che il lavoro che svolge il comitato, indipendentemente dalle figure che passano nell'arco degli anni, effettivamente porta a un forte legame con quelle che sono le tradizioni».
I viterbesi avranno modo di scoprire la nuova mini macchina stasera dal vivo, perché il presidente come piccola anticipazione rivela soltanto: «Credo si possa dire che ricorda un po’ alcune delle Macchine di Santa Rosa passate, è un bel mix».
Mentre sul nome della nuova struttura, “Eterna”, spiega che nasce dal presupposto di onorare e ricordare le tante persone scomparse che «hanno contribuito a portare avanti questa manifestazione».
Niente dediche né girate per Eterna.
«In realtà - evidenzia il presidente - non l’abbiamo mai fatto. Il ricordare le persone che hanno ruotato intorno alla minimacchina per noi è sempre stato un momento intimo da vivere esclusivamente all’interno del comitato».
Sicuramente però tra le persone da ricordare c’è Renzo Lucarini, storico capofacchino il cui ruolo è ora ricoperto dal figlio Alessandro.
«La foto di Renzo - rivela Baiocco - è l’unica che tengo in casa. Tanto per far capire che rapporto straordinario ho avuto con lui. Una persona che ho amato e rispettato e che mi ha permesso, insieme alla mia famiglia, di diventare l’uomo che sono oggi perché con i suoi insegnamenti, i suoi principi ha fatto sì che mi formassi e veramente imparassi ad amare questa manifestazione».
Neo presidente del comitato Centro storico ma anche facchino da 18 anni, attualmente ciuffo numero 44, Gianni Baiocco vive questi giorni diviso tra queste due realtà accomunate dalla tradizione devozionale a Santa Rosa.