Roma, 18 apr. (Adnkronos) - Depurata di tutta la straordinaria campagna di propaganda, la visita di Giorgia Meloni a Washington è stata sostanzialmente inutile dal punto di vista pratico. I dazi, la vicenda chiave, non sono stati neanche citati. Lo dice a Radio Leopolda il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva. Meloni sembrava Alberto Tomba dei tempi doro, una grandissima slalomista impegnata a stare lontana da qualsiasi elemento che potesse intaccare leffetto scenico. I dazi non sono stati nemmeno presi in considerazione, e restano quindi immutati spiega Borghi - una pistola fumante sul tavolo che Trump continua a mantenere. Abbiamo un 25% sullacciaio, un 10% su tutto il resto e, aggiungo, un ulteriore 10% dovuto al rafforzamento delleuro sul dollaro a seguito dellannuncio dei dazi. Dallaltro lato, il presidente americano ha capitalizzato su tutto il versante, incassando limpegno di Meloni sul 2% delle spese militari. E limpressione è che, se la premier non avesse formalizzato questo impegno, non sarebbe nemmeno entrata alla Casa Bianca.