CIVITAVECCHIA – La transizione energetica e il phase-out dal carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord continuano a essere al centro del dibattito politico e istituzionale a Civitavecchia, in vista soprattutto del consiglio comunale aperto, convocato per venerdì mattina. Amministrazione comunale e Movimento 5 Stelle esprimono le loro posizioni sulla necessità di un piano concreto per il futuro occupazionale e industriale del territorio.

L’Amministrazione comunale ha manifestato il proprio apprezzamento per il percorso di confronto avviato con la rappresentanza sindacale unitaria della centrale, ribadendo la volontà di sostenere le istanze dei lavoratori diretti coinvolti nella transizione. Nell’incontro della scorsa settimana con la Rsu Enel, in rappresentanza di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, si è discusso delle prospettive occupazionali e delle possibili soluzioni per garantire il mantenimento dei livelli lavorativi sul territorio. Il sindaco Marco Piendibene ha sottolineato l’importanza di evitare un progressivo disimpegno di Enel dalla città, valorizzando le professionalità locali nell’ambito della transizione energetica. «L’Amministrazione è consapevole delle difficoltà e delle preoccupazioni dei lavoratori e delle loro famiglie – ha infatti spiegato – e si impegna a sostenere in tutte le sedi opportune le proposte avanzate dalla Rsu. La transizione energetica non deve tradursi in una perdita di posti di lavoro per il nostro territorio, ma rappresentare un’opportunità di sviluppo». Anche l’Assessore al Lavoro Piero Alessi ha evidenziato la necessità di una strategia condivisa per la riconversione produttiva dell’area, sottolineando l’importanza di un confronto strutturato con Enel per favorire l’insediamento di nuove attività e l’utilizzo dei fondi destinati alla transizione energetica.

Di tono più critico è l’intervento del Movimento 5 Stelle, che denuncia il silenzio di Enel sulle prospettive future per la città. «La mancanza di risposte da parte dell’azienda sui propri piani industriali e ambientali rischia di alimentare una crisi economica e occupazionale senza precedenti per Civitavecchia», afferma il coordinatore del gruppo territoriale Emanuele Focone. Il M5S auspica che il consiglio comunale aperto di venerdì possa finalmente fornire risposte concrete, auspicando la presenza dei vertici Enel per chiarire quali misure verranno adottate a tutela dei posti di lavoro e delle imprese locali.

Evidenziando gli errori del passato e il ritardo nella progettazione di alternative sostenibili, il M5S invita tutte le forze politiche e istituzionali all’unità. «Non è il momento di puntare il dito o cercare responsabili, ma di costruire un fronte comune che coinvolga Consiglio Regionale, Governo, realtà sindacali, lavoratori, associazioni ambientaliste e cittadini», prosegue Focone. Tra le richieste avanzate al colosso energetico, il M5S sottolinea la necessità di un piano di smantellamento programmato per gruppi e l’intervento del Governo per la sua autorizzazione. L’eventuale dismissione della centrale, sottolineano i pentastellati, avrà conseguenze non solo per i lavoratori Enel e le aziende di manutenzione, ma anche per il tessuto economico locale, con un impatto diretto sulle piccole e medie imprese della città. «Enel  – conclude Focone – deve prendere atto della responsabilità sociale che ha nei confronti del nostro territorio e presentare soluzioni concrete che garantiscano un futuro sostenibile e prospero per Civitavecchia».

L’Amministrazione comunale, dal canto suo, continuerà a monitorare da vicino l’evoluzione della situazione, mantenendo aperto il dialogo con tutte le parti coinvolte.