PHOTO
FIUMICINO - «Ristabiliamo la verità dei fatti», con queste parole il sindaco di Fiumicino Mario Baccini chiarisce la sua posizione e replica alle critiche ricevute dopo quando accaduto in consiglio comunale. In aula, infatti, era in corso un dibatitto sulla situazione della Palsetina, che ha fatto poi accendere le polemiche.
« In consiglio era in corso un dibattito sulla situazione della Palestina e il mio intervento, interrotto più volte, era di totale solidarietà alle vittime della guerra - ha puntualizzato il sindaco».
«È assolutamente falso che io abbia pronunciato una frase simile sulla bandiera palestinese, - ha aggiunto il primo cittadino - come è vero però che a latere dei lavori ho espresso in maniera forte e colorita il mio pensiero sull'attività di inutile propaganda politica portata avanti con manifesti e interruzione dei lavori da parte dell'opposizione.
La mia storia personale, la mia attività politica e personale non possono essere messe in dubbio da una ricostruzione strumentale e artatamente inventata per gettare discredito», ha concluso.
Mario Baccini ha una carriera politica di lungo corso e ricopre ancora la carica dipresidente dell'Ente Nazionale per il Microcredito.
Inizia la sua carriera politica nel 1989, quando venne eletto membro del l'Assemblea Capitolina tra le fila della Democrazia Cristiana. Nel 1994 entrò per la prima volta in Parlamento, eletto alla Camera dei Deputati con il Centro Cristiano Democratico (la DC si era ormai sciolta), di Pierferdinando Casini e Clemente Mastella. Viene rieletto alla Camera nel medesimo collegio elettorale, quello di Roma-Fiumicino, diventando vicepresidente della Giunta delle elezioni, e successivamente segretario del gruppo parlamentare e coordinatore nazionale del CCD.
Tra il 1997 e il 1998 è anche consigliere comunale di Cerveteri, mentre tra lo stesso anno e il 1999 è stato assessore della Provincia di Roma.
Alle elezioni politiche del 2001 viene riconfermato deputato nel collegio uninominale di Roma-Fiumicino, come candidato della coalizione di centrodestra, la Casa delle Libertà. Con la formazione del secondo governo presieduto da Silvio Berlusconi, viene nominato sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari esteri. Nel 2002 aderisce all'Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro (UDC). Dal 3 dicembre 2004 ha assunto, invece, l'incarico di Ministro per la funzione pubblica, riconfermato dal terzo governo Berlusconi. Sul finire del 2005, il suo nome viene lanciato fra le candidature a sindaco di Roma: a fare la proposta furono i vertici dell'UDC che avevano indicato nella figura di Baccini il proprio candidato per le amministrative della primavera 2006. In un servizio realizzato dalle Iene (2005), viene messa in dubbio la laurea ad Honorem, acquistabile online.
Nel 2005, in qualità di sottosegretario al Ministero degli Affari esteri, costituisce il Comitato nazionale per il microcredito, di cui si proclama presidente. Il Comitato diviene poi nel 2011 Ente nazionale. Pochi mesi più tardi Mario Monti, nominato premier, avvia il taglio degli sprechi e cancella l'Ente presieduto da Baccini. Trascorre poco tempo e l'Ente torna in vita grazie ad un emendamento in Commissione Bilancio che ripristina il finanziamento. In seguito l'Ente avrà finanziamenti anche dall'Europa. Alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto al Senato della Repubblica, di cui è stato uno dei vicepresidenti. Nel 2008 viene rieletto alla Camera. In occasione delle elezioni amministrative del 2018 si candida alla carica di sindaco di Fiumicino, alla guida di una coalizione di centro-destra formata da: Forza Italia, da Energie per l'Italia e da cinque liste civiche, ma viene sconfitto con il 42,73% dei voti dal sindaco uscente Esterino Montino. È comunque eletto consigliere comunale, diventando leader dell'opposizione.
Baccini si ricandida a sindaco in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023, con l'appoggio dell'intera coalizione di centro-destra ed ottiene la vittoria con il con il 57% dei voti.
Non sono mancate parole di solidarietà nei confronti delle critiche ricevute dal sindaco in questi giorni. In particolare l’assessore Monica Picca, rappresentante della Lega per l’Amministrazione comunale di Fiumicino, esprime «solidarietà al Sindaco, al presidente del consiglio ed all’amministrazione tutta per aver subito attacchi strumentali, da parte di un’opposizione pronta sempre a screditare l’immagine della maggioranza - sottolinea Monica Picca -. Durante il Consiglio comunale del 27 agosto scorso il primo cittadino è stato interrotto per tre volte, durante il suo discorso, da un atteggiamento aggressivo e poco propositivo di alcuni presenti. Ribadiamo un concetto già ampiamente espresso: condanniamo ogni tipo di guerra e violenza ma, come rappresentanti di una società civile e libera, dobbiamo essere i primi a farlo nel rispetto delle regole, delle istituzione e dell’aula consiliare, sede della massima espressione della democrazia, senza dare adito ad inutili scontri su questioni che trovano l’approvazione di tutta la politica, a prescindere dagli schieramenti di partito» dichiara l’assessore. Alle sue parole, si aggiungono quelle del capogruppo della Lega Stefano Calandra: «Esprimiamo piena solidarietà al sindaco di Fiumicino Mario Baccini per la mistificazione da parte dell’opposizione dei fatti accaduti in consiglio».
«L’accaduto non è che un’incomprensione – prosegue Calandra -. Per questa ragione, rinnoviamo la fiducia ben riposta nella persona del sindaco, ribadendo la nostra vicinanza e collaborazione. Aggiungiamo che non è mai stato nei nostri intenti sminuire la questione palestinese, ed anzi il conflitto e la sua pacifica risoluzione sono tra i primi intenti della Lega. Riteniamo prioritari gli accordi per giungere nei tempi più rapidi possibili un cessate il fuoco, che mettano la parola fine a tutte le sofferenze patite da un intero popolo».