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FIUMICINO - Polemiche scivoloni e battutacce: nel Conisglio comunale di Fiumicino si accende il dibattito. Al centro è stato il conflitto israelo-palestinese e tutto è iniziato quando l’opposizione ha chiesto al primo cittadino di esprimere la posizione dell’Amministrazione comunale in merito.
«Fiumicino promuove la pace». Queste le parole del sindaco Mario Baccini.
Ma l’opposizione in Aula aveva chiesto, tramite una mozione, anche l’esposizionedella bandiera palestinese, insiema a quella per la Pace, al Palazzo comunale. Mozione che è stata bocciata, e il sindaco ne ha poi spiegato la motivazione, ma è lì che sono cominciate le polemiche.
In risposta all’appello dell’opposizione, il sindaco ha ribadito «il sostegno dell’Italia ad un dialogo costruttivo tra le parti, coerente con i principi di pace e stabilità che il nostro Paese ha da sempre promosso. La presenza dei soldati italiani a Gaza, in collaborazione con le Nazioni Unite, testimonia l’impegno concreto del nostro Paese nel sostenere la creazione di uno Stato Palestinese autonomo, democratico ed in grado di convivere pacificamente con Israele. La città di Fiumicino e l’Amministrazione comunale, sono fermamente favorevoli a tutte le iniziative che promuovono il cessate il fuoco ed una pace duratura, escludendo Hamas e sostenendo il riconoscimento reciproco tra Israele e lo Stato Palestinese. Siamo inoltre contrari a qualsiasi forma di conflitto e genocidio, ovunque si verifichino, anche in quelle aree del mondo che ricevono meno attenzione mediatica ma dove ogni giorno innocenti, compresi molti bambini, perdono la vita», ha proseguito il sindaco spiegando poi le motivazione della bocciatura della mozione: «Pur comprendendo il simbolismo di tale gesto, l’esposizione della bandiera in Comune non è consentita dalla legge. Tuttavia, possiamo esplorare altre forme di solidarietà. Ritengo quindi che la questione sollevata dall’opposizione sia superflua, poiché la nostra posizione contro la guerra è inequivocabile. Credo piuttosto che, come spesso accade, questo sia un tentativo per strumentalizzare argomenti delicati che toccano la sensibilità dell’opinione pubblica. La violenza è sempre sbagliata e dovrebbe tutte le forze politiche, al di là delle appartenenze di partito».
Ma le bandiere sono state comunque espostein Aula e qui si è acceso lo “scontro”: «Quarantamila morti, il maggior numero di neonati sterminati. State facendo politica o cosa? - ha detto Mauro Gonelli,ex presidente del Consiglio comunale di Fiumicino e politico di centrodestra presente fra il pubblico, mostrando la bandiera palestinese - .La politica deve discutere di queste cose, abbiate il coraggio».
A questo punto, il presidente del Consiglio comunale Roberto Severini ne ha chiesto la rimozione, citando il regolamento. «È una sciarpa», gli è stato riposto. «Allora se la metta al collo», ha fatto eco il presidente.
Po il fatto “incriminato”: «Se la metta al c**o» ha rincarato Baccini. Gonnelli è stato poi allontanato dall’Aula consiliare.
«Esponiamo per un solo minuto la bandiera della pace e quella della Palestina, in molte occasioni lo abbiamo fatto, ma in questa il presidente del Consiglio comunale ha ritenuto che fosse opportuno non farlo - ha commentato Mauro Gonnelli con un video sulla sua pagina Facebook -. Perché sappiamo bene che questi sono gli ordini nazionali, è la moda e la dialettica attuale far finta che certe tragedie non esistano», aggiugne poi che non vuole strumentalizzazioni: «Ci sono sentimenti veri, per favore non fateci speculazioni politiche».
«Durante il dibattito in Aula, ho trovato pretestuoso ed irresponsabile il tentativo di voler far apparire il Consiglio Comunale come insensibile di fronte all’escalation brutale delle azioni militari contro i civili». Queste le parole del sindaco al margine del Consiglio comunale.
«Un’accusa priva di fondamento e smentita dai contenuti del nostro ordine del giorno - ha detto il primo cittadino - . Mi sorprendono, inoltre, la veemenza e gli attacchi equestri, rivolti al Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Severini che anche in questa occasione, ha dimostrato di essere impeccabile ed imparziale nel far rispettare i regolamenti e le leggi, come si addice a chi ricopre responsabilità istituzionali».
Indignate, comunque, le reazioni dell’opposizione per quanto accaduto che parla di «Livelli bassissimi e non più tollerabili». «Non è la prima volta che questa amministrazione perde il controllo - ha detto la consigliera regionale del Pd Lazio e segretaria comunale del Pd di Fiumicino, Michela Califano - e si lascia andare a sproloqui e cadute di stile».